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DECRETO BRUNETTA: FIMMG, MINACCIA MEDICI E DANNEGGIA LAVORATORI

(AGI) - Roma, 12 giu. - La Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) manifesta il forte dissenso della categoria nei confronti del provvedimento del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che prevede la introduzione di "pesanti sanzioni" per i medici responsabili di certificazioni di malattia prodotte sulla base di sintomi descritti dal paziente e non altrimenti riscontrabili dai professionisti. Per questo motivo annuncia lo stato di agitazione. Nel merito del provvedimento contestato, il segretario nazionale Giacomo Milillo condivide pienamente la posizione gia' espressa dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo) Amedeo Bianc: "Forti perplessita' sul metodo e preoccupate contrarieta' nel merito di quanto previsto nello schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 numero 15' presentato dal ministro Brunetta. Stando alla interpretazione letterale dei contenuti previsti , infatti, i medici, in presenza di una malattia non obiettivabile, non potranno rilasciare certificati, ma attestazioni di 'riferiti sintomi', non sufficienti a giustificare l'assenza dal lavoro". "Tale provvedimento", sostiene Milillo, "adottato alla lettera comporterebbe gravissimi disagi per i cittadini provocando una grave e irreversibile turbativa nel rapporto medico paziente, pertanto la categoria chiede agli organi istituzionali competenti di attivarsi per evitare che tale incresciosa situazione possa danneggiare gravemente medici e cittadini. La Fimmg conferma la viva intenzione di collaborare con la Fnomceo per offrire al Governo proposte concrete e fattive, quale segno di responsabilita' ed impegno della categoria rispetto al problema". La Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) minaccia lo stato di agitazione contro la previsione di licenziamento o perdita della convenzione per mancata certificazione di malattia on line, previsto dallo schema di decreto legislativo presentato dal ministro Brunetta in attuazione della legge 4 marzo 2009 n.15. "Il ministro Brunetta", dichiara il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo - introduce obblighi e sanzioni gravissime, prima ancora che si siano create le condizioni di realizzabilita' dell'obbligo previsto. I medici di famiglia italiani hanno gia' dimostrato di essere pronti a sostenere i compiti necessari alle innovazioni funzionali alla semplificazione burocratica riguardante la certificazione di malattia, ma chiedono di essere messi nelle condizioni reali e concrete per poterlo realizzare". "A fronte di tale atteggiamento", prosegue Milillo, "di responsabile collaborazione, devono purtroppo registrare a tutt'oggi la totale assenza di dialogo e ascolto da parte del ministero della Funzione Pubblica e della Innovazione Tecnologica. Chiediamo al Governo, in particolare al ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi e al vice ministro della Salute, Ferruccio Fazio, di intervenire presso il ministro Brunetta per sostenere la richiesta dei medici di creare le condizioni di dialogo, necessario a rendere possibile la piena collaborazione della categoria al processo di innovazione tecnologica, con spirito costruttivo, respingendo inutili pregiudizi e dannosi atteggiamenti punitivi, avulsi dalla realta'". (AGI) Red 12/06/09 Dal sito www.fimmg.org


Data News

12-06-2009


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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