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NUOVA TRUFFA ALLA SANITA' NEL LAZIO

ROMA (9 giugno) - Una truffa da oltre 5 milioni di euro ai danni del sistema sanitario regionale che vede coinvolti dirigenti e funzionari operanti nella sanità pubblica ed anche imprenditori di società che hanno vinto numerosi appalti. È il quadro emerso dall'indagine del nucleo investigativo dei carabinieri di Roma e che ha portato stanotte all'esecuzione di nove arresti, di cui cinque in carcere e quattro ai domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili dei reati di corruzione, falsità ideologica, truffa ai danni del servizio sanitario regionale e favoreggiamento. L'attenzione investigativa dei militari sull'ospedale S.Giovanni, è cresciuta dopo l'arresto dell'imprenditore R.M. effettuato nel luglio 2007, che, per aggiudicarsi una gara, aveva pagato, tra il 2004 e il 2005, una tangente di 200mila euro all'allora assessore alla Sanità e nel 2003 un'altra da 20mila euro al direttore amministrativo del presidio S.Maria Addolorata. A tirare le fila del sistema, secondo gli inquirenti, c'era dal 2003, proprio Franco Cerretti, direttore amministrativo del presidio ospedaliero Santa Maria Addolorata, struttura interna al S.Giovanni, che d'accordo con i titolari delle società Innova e Lavanderie industriali Lavin e dietro cospicue tangenti, aveva favorito l'utilizzazione di un metodo in cui si gonfiava il numero dei degenti ricoverati nell'ospedale S.Giovanni per fargli ottenere più soldi dalle casse regionali. Nel sistema, secondo i carabinieri, c'era anche Luigi Moriccioli, il ciclista ucciso nell'estate del 2007 e dipendente del S. Giovanni, che avrebbe collaborato con Cerretti. Moriccioli fu rapinato e picchiato a bastonate da un romeno il 17 agosto del 2007 mentre percorreva la ciclabile. Ricoverato in gravissime condizioni in ospedale, morì ai primi di ottobre. Ulteriori gravi irregolarità sarebbero emerse anche in alcuni appalti della società Innova presso gli ospedali S. Eugenio e Cto che fanno capo alla Asl Rm C. A finire in manette, anche F.P., responsabile dell'ufficio tecnico del Cto. Durante le indagini, inoltre, è risultato che il direttore amministrativo del S. Maria Addolorata, aveva anche favorito la cooperativa Team Service, società che fornisce manodopera all'ospedale S. Giovanni, favorendo l'aggiudicarsi indebito di un appalto per il servizio di pulizia di immobili dell'istituto zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana. Ai domiciliari per favoreggiamento, anche la figlia di Cerretti, impiegata in banca, che avrebbe informato il padre di accertamenti in corso sui beni patrimoniali rendendo ancora più complesse le indagini dei carabinieri. dal sito www.fimmgroma .org


Data News

10-06-2009


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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