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COMUNICATO STAMPA Rinnovo convenzione medici di famiglia: la Fimmg accoglie l'invito del Viceministro Fazio e rinuncia ad esercitare il diritto di trattare su un tavolo separato. ROMA - La Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) raccoglie l’invito di Ferruccio Fazio, Viceministro del Welfare, a firmare entro maggio l’accordo nazionale della categoria, previa – si augura Fazio - una ritrovata unità con le altre sigle sindacali. Soprattutto Snami e Smi. Il segretario generale della Fimmg, Giacomo Milillo, forte di una rappresentatività pari a circa il 65% dei medici di medicina generale sindacalizzati, si dice pronto a rinunciare al diritto di un tavolo negoziale separato con la Sisac, (l’agenzia trattante per conto delle regioni). “Siamo disponibili a soluzioni condivise – chiarisce Milillo – sperando che le altre sigle sindacali non si nascondano poi dietro “firme tecniche”. Dopo un incoraggiante cammino di unità sindacale che aveva consentito l’individuazione di soluzioni e posizioni comuni – fra l’altro la rinuncia a specifici modelli organizzativi lasciati alle diverse declinazioni a livello di regioni - il fronte sindacale della medicina generale si è frantumato all’indomani del preaccordo con la Sisac. La FIMMG ha proseguito il suo percorso negoziale insieme alle altre OOSS in modo coerente e rispettoso delle soluzioni già condivise, ma gli altri sindacati hanno preferito privilegiare l’affermazione delle proprie identità, senza esitare a mettere in campo argomentazioni pretestuose.“ La frattura si è aggravata negli ultimi mesi, fino alla decisione della Fimmg di proseguire da sola nella trattativa. “Noi abbiamo sempre cercato di realizzare percorsi unitari, nell’interesse della tutela della categoria tutta – chiarisce Milillo – mantenendo un atteggiamento costruttivo, scegliendo di non reagire ad un dannoso clima di polemiche e provocazioni, legate soprattutto al ripensamento, rispetto a posizioni precedentemente condivise e fatte proprie, da parte delle altre sigle sindacali. Pertanto apprezziamo l’esortazione del Viceministro a riportare il confronto sui tavoli e nel merito delle questioni, e rinunciamo a chiedere un tavolo separato di trattativa