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Rapporto disumanizzato? Camici bianchi freddi, scostanti e addirittura sgarbati? Nemmeno per sogno. "Non è questo l’identikit dei medici di famiglia degli italiani. I dati del Pit Salute 2008, elaborati dal Tribunale dei diritti del malato, pur corretti nella forma, se non letti bene e inquadrati meglio, rischiano di fornire un’immagine distorta del Servizio sanitario nazionale e in particolare dell’assistenza fornita sul territorio.” Questo il commento di Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg, sindacato più rappresentativo della medicina generale, nonché maggiore organizzazione medica italiana. Il rapporto presentato ieri a Roma dal Tdm, ha ricondotto al territorio il 14 per cento di tutte le segnalazioni negative formulate dai cittadini (circa 25mila). In particolare, i medici di famiglia sono indicati come direttamente responsabili del 2,5 % dei reclami presentati. Numeri minimi, secondo Milillo, da correggere ancora al ribasso. "La premessa, dice il leader della Fimmg - è che l’indagine rileva solo gli aspetti negativi e non coglie i positivi. Il fatto poi che la percentuale di segnalazioni sia così bassa, peraltro con trend in discesa, considerato che nelle altre strutture del SSN ci va solo una parte della popolazione (la popolazione malata) mentre dal medico di famiglia ci va tutta, necessiterebbe di una normalizzazione statistica. Questo non significa che in medicina generale non vi siano problemi. Tuttavia - prosegue Milillo - alcune percentuali vanno rivalutate. Ad esempio, il fatto che i medici rifiutino una prescrizione, può essere assolutamente legittimo e fisiologico. Inoltre bisogna tener conto che il medico di famiglia non ha alcun aiuto, fino ad ora, da parte del sistema ed è oggetto di una sorta di persecuzione dal punto di vista burocratico e del carico di lavoro crescente". Milillo chiarisce che la categoria non cerca giustificazioni ma di qualificare sempre più il servizio reso ai cittadini: "come sindacato siamo impegnati nello sforzo di mettere il medico nelle migliori condizioni per esprimere il meglio di sé". dal sito www.fimmg.org