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AGI) - Roma, 17 apr. - La FIMMG, il sindacato maggiormente rappresentativo della Medicina Generale, ritiene che non ci siano le condizioni per la firma della nuova convenzione della Medicina generale. A conclusione della Segreteria Nazionale tenutasi oggi a Roma, la FIMMG lancia un'ampia consultazione dei propri dirigenti coinvolgendo le oltre 100 sezioni provinciali. In una lettera ai 30.000 iscritti, il segretario Giacomo Milillo spiega le ragioni della indisponibilità del Sindacato ad una rapida sottoscrizione dell'accordo. "Il testo presentato dalla SISAC, che rappresenta la soluzione formale attraverso cui il preaccordo deve essere 'calato' nel resto della convenzione, inaccettabile nel suo complesso e multiproblematico, ha evidenziato diverse e gravissime criticità - scrive Milillo. - Anche le modalità di inserimento degli articoli della preintesa nel testo della convenzione precedente presentano aspetti di equivocità tanto elevati da rischiare di compromettere e vanificare quanto definito nel pre-accordo sottoscritto, esponendo i medici a gravi rischi economici per possibili atteggiamenti irresponsabili da parte di singoli funzionari regionali ed aziendali". "L'esempio più grave: la cancellazione dell'articolo 54, relativo alle forme associative, rischiava di avallare interpretazioni di possibile soppressione delle stesse e dei relativi incentivi. Abbiamo ottenuto che l'articolo 54 sull'associazionismo ritornasse pienamente in vigore e la precisazione, coerente con il preaccordo, che poteva essere superato solo successivamente alla costituzione delle UCCP e solo per i singoli medici aderenti alle Unità Complesse delle Cure Primarie. Tutto ciò non è stato da noi ancora ritenuto sufficiente: dobbiamo ottenere anche il totale recupero della regolamentazione per un pieno utilizzo delle società di servizio". "Chiederemo, quindi, nuovi incontri con la SISAC - conclude Milillo - per ottenere ulteriori perfezionamenti del testo e non firmeremo fino a quando non saranno soddisfatte le esigenze irrinunciabili della categoria. La decisione definitiva sarà presa in un Consiglio nazionale che avrà luogo nella prima quindicina di maggio". (AGI) Red/Est