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28000 CHIAMATE AL NUMERO VERDE PER L'INFLUENZA

Un totale di 28.000 chiamate ricevute, 20.000 'consigli' telefonici forniti ad oltre 14.000 cittadini e 7.200 visite mediche a domicilio. Questo il positivo bilancio del numero verde per l’influenza 803555, attivo 24 ore su 24, promosso dalla Regione Lazio su tutto il territorio regionale, in collaborazione con la Protezione civile regionale e l’Ares 118. Il servizio, attivato in via sperimentale dal 22 dicembre, sarà disponibile fino alla fine di febbraio. "Un grande successo, persino superiore alle attese – ha commentato il Presidente Marrazzo – si tratta di un servizio che rappresenta un esempio di sanità che si concentra sulle esigenze dei cittadini riuscendo a migliorare la qualità dell’offerta e, contemporaneamente, a ridurre gli accessi per influenza ai pronto soccorso. Una prova concreta di quanto può funzionare un’alleanza tra l’Amministrazione pubblica e i medici di base". L’epidemia influenzale coinvolge oggi il 10 per mille della popolazione mentre il cosiddetto "picco" che dovrebbe toccare il 15 per mille è atteso per le prossime due settimane. "Oltre il 50% delle chiamate ricevute dal numero verde – ha spiegato Maurizio Pucci, direttore generale della Protezione civile della Regione Lazio – sono state fatte da cittadini che lamentavano dei sintomi influenzali. I ricoveri con autoambulanza – ha aggiunto - dopo la chiamata al numero verde sono stati 142, di cui 20 per influenza, mentre gli altri per altre patologie". Ad offrire quotidianamente assistenza ai cittadini, dalle 8 alle 20 di ogni giorno, sono i medici di continuità assistenziale dell’Ares 118, presenti nella sala operativa messa a disposizione dalla Protezione civile regionale. Sono loro a coordinare il lavoro 'in rete' dei 3.800 medici di base che lavorano in gruppo (ucp- unità di cure primarie) nella regione e che, insieme ai pediatri di libera scelta, hanno effettuato le visite a domicilio. Il servizio è garantito anche dopo le 20 di sera e nel weekend, come ha spiegato il direttore generale dell’Ares 118, Marinella D’Innocenzo: "Tutti i giorni dalle 20 di sera alle 8 della mattino, nei festivi e nei pre festivi, dal sabato pomeriggio e fino al lunedì mattina, abbiamo continuativamente al lavoro dodici postazioni nella centrale operativa d’ascolto della guardia medica. Dodici medici - ha concluso - quindi pronti a rispondere alle domande dei cittadini e a dare supporto sanitario". "Dall’iniziativa - ha sottolineato ancora Pucci - viene fuori un bilancio in positivo per la sanità del Lazio, visto che attraverso l’assistenza del numero verde abbiamo evitato migliaia di ricoveri inappropriati nei pronto soccorso, dei codici verdi, riservando le prestazioni 'risparmiate' a dei codici rossi. La buona riuscita del progetto è stata possibile grazie al coordinamento totale tra noi, l’Ares 118 e i medici di base. Abbiamo ottenuto risultati molto importanti che continueremo a portare avanti fino alla seconda metà di febbraio". La risposta dei cittadini al progetto è stata molto positiva, come ha fatto notare il direttore generale della Protezione civile: "Non ci aspettavamo questi numeri – ha detto Pucci - e abbiamo dovuto strutturare più volte la strumentazione, sia sul versante degli orari, che su quello delle personale medico che risponde al numero verde e del raccordo con i medici di base. Il rischio – ha sottolineato - era quindi di avere 'un eccesso di successo e di non riuscire a gestirlo', ma abbiamo, mano a mano, aggiornato la nostra organizzazione in modo da riuscire a rispondere in modo adeguato". Un’esperienza positiva, non ancora conclusa, di assistenza alle esigenze dei cittadini: "Aspettiamo la fine del progetto – ha sottolineato Pucci - ma credo comunque che questa esperienza positiva non potrà che essere ripetuta. In futuro – ha fatto notare - potremo implementare una serie di servizi diretti alla popolazione attraverso il telefono, stiamo infatti lavorando ad un incremento dell’utilizzo dello strumento telefonico come elemento di consiglio e di aiuto ai cittadini". Soddisfatto dell’iniziativa, anche il segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale del Lazio, Pierluigi Bartoletti: "Con questo progetto è stato raggiunto un triplice risultato: si è offerto un servizio essenziale ai cittadini, si è permesso ai medici di base e a quelli del pronto soccorso di fare al meglio il proprio lavoro e, infine, è stato possibile un ampio risparmio economico per il sistema sanitario, vista la diminuzione dei codici verdi, che hanno un costo, per ognuno, di circa 340 euro". Secondo Bartoletti il servizio è l’esempio di un possibile nuovo modo di garantire assistenza sanitaria: "Molti hanno pensato per anni che la 'nuova e buona' sanità passasse soltanto dalla costruzione di nuove strutture. Questa esperienza dimostra – ha aggiunto – che è necessario rispondere alle esigenze dei cittadini nel quotidiano, come può essere l’influenza, che è un problema serio per la cittadinanza".


Data News

03-02-2009


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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