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Da circa due anni Avis Provinciale e Ausl di Viterbo hanno messo insieme le loro forze per ottenere un doppio risultato sul fronte della solidarietà e su quello della prevenzione delle malattie neoplastiche. Grazie a questa unione di intenti, infatti, tutti i donatori di sangue che hanno superato i cinquanta anni di età vengono sottoposti gratuitamente al test del PSA, esame indispensabile per una corretta e precoce diagnosi delle patologie della prostata. “I dati in nostro possesso – commenta il presidente provinciale dell’Avis, Renato Leoncini - ci permettono di dire che l’intuizione iniziale ha prodotto dei risultati notevoli. Dal 2006 a oggi, infatti, tra i donatori che hanno beneficiato di questo servizio, sono stati rilevati alcuni casi di neoplasie asintomatiche, prese in fase avanzatissima. Tutto questo ha reso possibile un intervento tempestivo e non tardivo per tutelare e ristabilire la salute di questi cittadini per noi speciali, in quanto donatori da diversi anni. Persone a cui va la nostra riconoscenza e il nostro affetto”. La donazione del sangue, ancora più indispensabile nei mesi estivi, può e deve essere letta, dunque, anche come una prima forma di medicina preventiva. “Intervenire a difesa della salute dei donatori di tutta la provincia – spiega il direttore generale della Ausl di Viterbo, Giuseppe Aloisio – è il minimo che possiamo fare. E’ una sorta di ringraziamento nei confronti di chi, quotidianamente e senza andare mai in vacanza, è sempre pronto a dare il proprio sangue quando ce n’è bisogno. La diagnosi precoce del tumore alla prostata permette al paziente di poter guardare con fiducia al proprio futuro e, nel contempo, consente al sistema sanitario di sostenere dei costi contenuti rispetto a quelli necessari per la cura di un cittadino affetto da una patologia neoplastica in fase avanzata”.