Non Sei Registrato ? Per maggiori Info contatta l'ammnistratore di sistema
Roma, 24 maggio 2008 E ORA PARTIAMO! Le urne hanno dato il loro responso. Il nuovo Governo si è definitivamente insediato, il desiderio bipartisan che gli elettori affidassero un mandato di governabilità al Paese si è realizzato e tutto ciò è valido anche per il tormentato mondo della Sanità. Fimmg si è immediatamente confrontata con i due nuovi Sottosegretari alla Sanità Francesca Martini e Ferruccio Fazio. Abbiamo ribadita, fra l’altro, la prorità, condivisa dagli interlocutori, di dare concreto avvio alle trattative per il rinnovo dell’ACN. Nessuno ha più ragioni per ritardare l’apertura del tavolo di contrattazione presso la Sisac. La Categoria senza pregiudizio, ma con chiarezza ed onestà concettuale, reclama che la disponibilità finanziaria di cui all’atto d’indirizzo rappresenti un arretrato dovuto sul biennio 2006-2007 e che quindi sia immediatamente fruibile per le destinazioni che verranno indicate dalle OO.SS., che il biennio 2008-2009 sia un momento fondante per la riorganizzazione della Medicina Generale in Italia e conseguentemente venga supportato da una coerente destinazione di risorse nella prossima legge finanziaria. Capisaldi di questo processo dovranno essere il riconoscimento della diversa peculiarità dei finanziamenti contrattuali, che nella dipendenza rappresentano un giusto aumento del compenso professionale e nel convenzionamento sono un mix di compenso professionale e di ristoro, solo parziale, delle spese di produzione del reddito, che progressivamente hanno eroso irrimediabilmente la prima voce. È ineludibile cambiare la struttura del compenso, uscire dalla realtà, a noi estranea, del Comparto del Pubblico Impiego, accedere anche ai fondi previsti per i finanziamenti strutturali, organizzativi e per la formazione, perfezionare la formazione specifica. Altrettanto indispensabile è la presa d’atto nelle politiche fiscali del ruolo sociale della Medicina Generale, così come suggerito dalle recenti iniziative della Fimmg. Un sano realismo, inoltre, chiede che in un contesto chiaro e riorganizzato a livello nazionale, cogente da un punto di vista applicativo, sia previsto un percorso di negoziazione regionale che intercetti i bisogni e le risorse localmente presenti. Tale da non potere essere considerato una integrazione di carenze consapevolmente lasciate dall’accordo nazionale, ma che rappresenti uno spazio di contiguità con le realtà locali e di aspirazione all’eccellenza. A fronte di tutto questo nessuno si può nascondere le difficoltà, ma se la condivisione della necessità di ri-fondare la Medicina Generale non è formale i momenti di mediazione e di graduazione degli atti e dei processi vedranno, come sempre, la Fimmg impegnata con coerenza e concretezza a trovare soluzioni praticabili. Non sarebbe realistico, però, presupporre che in questo processo non si manifestino situazioni di contrapposizione dura e frontale, la Categoria darà testimonianza di quanto è disponibile ad investire sul proprio futuro attraverso la condivisione dei sacrifici che la lotta sindacale comporta e la parte politica regionale (i rinnovi elettorali a questo livello non sono così lontani) e nazionale sarà bene che tenga nel dovuto conto l’importanza che i cittadini danno al tema salute. Lo testimonia un sondaggio commissionato in Aprile da Fimmg ad SWG su un campione rappresentativo dell’elettorato nazionale. Alla domanda: “Nel momento di fare la Sua scelta elettorale, per Lei quanto pesano i temi legati alla sanità?” l’88,1% degli intervistati ha risposto: molto ed abbastanza!!!! Giacomo Milillo