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DIRITTO ALLA SALUTE PER STRANIERI COLLABORAZIONE ASL VITERBO MEDICI DI FAMIGLIA

L’Ufficio Stampa 23/04/2008 Accoglienza e diritto alla salute per gli stranieri Al Distretto di Viterbo attivati ambulatori e sportelli di mediazione interculturale Secondo il dossier della Caritas, i cittadini immigrati presenti nella provincia di Viterbo nel 2006 sono stati 18.400. A questo numero occorre aggiungere anche le presenze di cittadini neocomunitari, non iscritti al Servizio Sanitario Regionale, perché ancora non in possesso dei requisiti necessari. Come garantire a queste persone i più elementari diritti di salute? Come favorire l’accesso corretto ai servizi sanitari da parte degli stranieri regolari e irregolari? Come superare problemi di comunicazione e relazioni con persone di culture differenti? Questioni di stringente attualità a cui il Distretto di Viterbo ha saputo dare delle risposte concrete. A rimboccarsi le maniche è stata il direttore Antonella Proietti, coadiuvata dal suo staff, Patrizia Prosperi e Ambretta Calchetti. Un team di lavoro, determinato e qualificato, che ha saputo coinvolgere i pediatri e i medici di famiglia, i consultori, il servizio di Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, soggetti esterni alla Ausl (come il Comune e la Provincia di Viterbo, la Caritas, le Acli e l’Arci), in un progetto complesso e articolato che vede azioni formative contestuali all’attivazione di servizi dedicati. Le iniziative di formazione e aggiornamento per operatori sanitari dei vari servizi aziendali e degli enti e associazioni prima ricordati hanno visto la partecipazione di 70 operatori per l’approfondimento della medicina delle migrazioni, della medicina transculturale, per la facilitazione della comunicazione e delle relazioni con persone provenienti da culture differenti e per “…assicurare l’accesso delle popolazioni immigrate al Servizio Sanitario Nazionale adeguando l’offerta di assistenza pubblica in modo da renderla visibile, facilmente accessibile, attivamente disponibile”, secondo le indicazioni ministeriali. Sono stati attivati due sportelli di “Mediazione interculturale”, uno presso la Cittadella della salute (telefono 0761-236696) ed uno presso il consultorio di Viterbo (telefono 0761-24236), dove i mediatori culturali, ponte tra la cultura italiana e quelle degli immigranti e neocomunitari, sono in grado di fornire informazioni corrette sui diritti e sui servizi sanitari. Con la collaborazione dei pediatri e dei medici di famiglia, sono stati attivati due ambulatori: uno presso il Poliambulatorio della Cittadella della salute per i cittadini immigrati e neocomunitari non ancora iscritti al Servizio Sanitario Regionale e uno per i bambini presso il consultorio di via Cardarelli a Viterbo (per fissare un appuntamento con il pediatra telefonare 0761-244233). Sono stati elaborati e diffusi, infine, un vademecum plurilingue sulla tutela della salute materno-infantile e una guida (anch’essa plurilingue) ai servizi socio-sanitari, in collaborazione con il Comune di Viterbo. La sfida era senz’altro alta, ma Antonella Proietti, Patrizia Prosperi e Ambretta Calchetti hanno saputo attivare le reti necessarie per rendere operativo il loro progetto.


Data News

24-04-2008


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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