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LA POLEMICA FIMMG LAZIO ESPONENTI POLITICI

SANITA': LAZIO; FI, NO A IMPOSIZIONE FARMACI GENERICI (ANSA) - ROMA, 14 GEN - Per Forza Italia la delibera approvata dalla giunta Marrazzo che prevede la possibilita' per i medici di famiglia di prescrivere medicinali con brevetto scaduto e' ''dannosa ed inefficace''. ''Marrazzo sta mettendo in crisi l'efficienza dell'intero Servizio sanitari regionale - ha affermato il vicepresidente della Commissione Sanita' e consigliere di Forza Italia, Stefano De Lillo - Le difficolta' finanziarie della Regione, alle prese con il piano di rientro dal deficit della sanita', porteranno a prescrizioni da parte dei medici non ottimali rispetto a quanto consentito dalla scienza''. Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il coordinatore regionale di Fi Francesco Giro e la responsabile per il Lazio del Sindaco medici italiano (Simi) Cristina Patrizi, De Lillo ha attribuito un ruolo determinante nella professione medica alla liberta' di cura che ''e' importante nell'efficacia delle terapie perche' vera garanzia dell'appropriatezza delle prescrizioni''. Giro ha affermato che ''Fi e' per una sanita' di qualita', che badi anche alla qualita' dei farmaci: per questo diciamo no all'uso dei medicinali supergenerici''.(ANSA). Y13-GB/IMP 14-GEN-08 16:41 NNNN (LZ) SANITÀ. FI: PERICOLOSA DELIBERA GIUNTA PRESCRIZIONE FARMACI DE LILLO: CRESCE RISCHIO MORTALITA'. SMI: RITIRARLA SUBITO. (DIRE) Roma, 14 gen. - "La delibera approvata dalla Giunta regionale, che prevede la possibilita' per i medici di famiglia di prescrivere medicinali con brevetto scaduto, e' dannosa ed espone i cittadini del Lazio ad un maggiore rischio di mortalita'. Il farmaco di Stato non ha la stessa efficacia di uno piu' evoluto e questo provvedimento determinera' azioni legali in futuro tipo class action". E' duro il giudizio del consigliere regionale di Fi, Stefano De Lillo, su uno dei provvedimenti messi in campo dalla Giunta nell'ambito del Piano di rientro del deficit sanitario. "Marrazzo sta mortificando la professionalita' dei medici di famiglia- continua De Lillo- Le difficolta' finanziarie della Regione porteranno a prescrizioni non ottimali rispetto a quanto consentito dalla scienza medica, come nel caso dei farmaci con brevetto scaduto". Secondo De Lillo "anteporre l'aspetto contabile a quello medico nella valutazione delle prescrizioni significa attaccare deliberatamente la liberta' di cura: ma la liberta' di cura gioca un ruolo determinante nell'efficacia delle terapie, perche' e' la vera appropriatezza delle prescrizioni". Il coordinatore regionale di Fi, Francesco Giro, sottolinea inoltre che "Fi e' per una sanita' di qualita', che badi anche alla qualita' dei farmaci: diciamo no all'uso delle medicine super generiche".(SEGUE) (Mel/ Dire) COMUNICATO STAMPA FARMACI GENERICI: LA FIMMG LAZIO PREPARA ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA PER PROCURATO ALLARME CONTRO LE DICHIARAZIONI RESE DA ALCUNI ESPONENTI POLITICI SUI CONTENUTI DELLA DELIBERA REGIONALE SULLA FARMACEUTICA Il Consiglio regionale della Fimmg del Lazio prende atto delle gravi affermazioni di un autorevole esponente regionale, peraltro anche medico, di Forza Italia e della Regione Lazio. Tali dichiarazioni rese durante una conferenza stampa in cui ha partecipato anche un sindacato medico di categoria e riprese da quotidiani sono quanto insensate quanto pericolose specie in considerazione del ruolo dei dichiaranti. Affermare irresponsabilmente come, l’utilizzo di farmaci di consolidata e provata efficacia che sono stati dichiarati dopo la scadenza brevettuale equivalenti, aumenti la mortalità, procura un ingiustificato allarme tra la popolazione e tra gli operatori sanitari da mesi alle prese con una difficile situazione personale e lavorativa determinata dall’adozione di provvedimenti legati al risanamento dei conti pubblici di questa Regione. Affermare tali concetti, inoltre, senza uno straccio di documentazione e prove, ci fa capire chiaramente come il livello di assoluta irresponsabilità, di alcuni personaggi della politica sia gravissima. Propaganda e strumentalizzazione politica della salute e dei provvedimenti ad essa collegati stanno da anni determinando una pericolosa ed indebita pressione economicistica sui medici, chiamati a rispondere sul costo dei farmaci utilizzati e non adeguatamente valorizzati per il lavoro che svolgono. Tutti i provvedimenti sul farmaco in essere nel nostro Paese hanno come comune denominatori due parole: limitazioni alla prescrizione ed imposizione di quote percentuali. Ci stupiamo del fatto che l’unico provvedimento in Italia che abbia determinato la possibilità di eliminare il ticket e ridurre la spesa in percentuali molto superiori agli anni precedenti non sia mai citato come esempio da seguire, supportato da sentenze positive del TAR e del Consiglio di Stato, per ottenere, attraverso la valorizzazione del ruolo del medico pubblico, un miglioramento della qualità del servizio ed una maggiore consapevolezza ed appropriatezza delle prescrizioni. Ci chiediamo perché una proposta per un provvedimento di volontaria valorizzazione senza alcuna imposizione,obbligo o limitazione venga contrabbandato per altro. E’ in atto in questi giorni una campagna di disinformazione che riteniamo strumentale ed alimentata da pochi e individuati personaggi che usano in modo irresponsabile argomentazioni false e pretestuose. In considerazione di tutto questo la FIMMG del Lazio, come maggiore sindacato dei medici di medicina generale, impegnato nel conseguimento dell’interesse del sistema sanitario pubblico e nella valorizzazione del ruolo medico, ha ritenuto opportuno interessare il proprio ufficio legale per appurare se tali dichiarazioni,lettere, fax, articoli di stampa che riportino tali notizie, siano meritevoli della presentazione di un esposto alla magistratura. alcuni politici reagiscono dichiarando finalmente cio' che pensano domani leggerete su alcuni quotidiani, pensiamo forse epolis ed un altro distribuito gratuitamente (ve lo diremo appena lo sapremo od eventualmente pubblicheremo l'articolo) cio' che pensano veramente alcuni politici circa il ruolo medico. Il senso delle parole è perlopiu' questo: ma come osa Bartoletti (errato, la presa di posizione è della Fimmg del Lazio e non di Bartoletti), parlare di farmaci. Di farmaci parla Battaglia (l'assessore) ovvero la politica. I medici sono parte in causa e non possono parlare. Ecco, svelato l'ennesimo segreto di pulcinella, nel nostro paese la politica (per fortuna solo di un certo livello (bipartisan,ovviamente), pensa che il medico bue debba subire norme limitative e tutte le altre contumelie in essere senza avere l'ardire di proporre soluzioni di sistema. Ticket e mazzate, questo è lo slogan, ovviamente mai dichiarato, ma assolutamente manifestato nei provvedimenti, negli ultimi anni nel nostro paese da alcuni personaggi fortunosamente alla ribalta. Il cittadino? colpevole di essere sprecone e quindi paghi il giusto ticket. Il medico? colpevole di andare appresso alle richieste esorbitanti dei malati. Quindi, mazzate anche a lui/lei. A voi, ci pensa la politica.(dicono questi signori). Peccato, stavolta vi è andata male. La testa la FImmg Lazio non l'abbassa davanti all'arroganza ed alla palese propaganda di alcuni signori della politica nostrana. La prescrizione dei "generici" aumenta la mortalità? Ma siamo proprio "fuori". Cosa significa, che dopo anni ed anni di pressioni anche indebite, specie da alcuni direttori generali del Lazio (ricordiamo e conserviamo la lettera dell'attuale Direttore Generale della ASL G, quella dei buoni e cattivi) questi qua ci dicono che le pressioni aziendali erano fatte su farmaci pericolosi? Ed allora, tutti quei medici che recependo gli alti lai dei politici sulla spesa ed intimoriti dagli attacchi di alcuni, anche questi pochi,per fortuna improvvisati difensori del generico uber alles, prescrivendo farmaci equivalenti sono stati indotti in errore? E l'AIFA per questi signori è un ente che non controlla? Allora se hanno una faccia ed una dignità, invece di circuire colleghi rappresentanti di sindacati di categoria per fini perlappunto politici ed elettoralistici, comincino a fare cio' per cui sono stati eletti e vengono retribuiti (anche da noi), la politica, oppure cambino mestiere. La FIMMG Lazio? Non ha tutori nè padrini. Parla con l'Istituzione da chiunque rappresentata e cerca,faticosamente, non di difendere interessi particolari, ma di cercare con la maggior dignità possibile e conscia dei pochi mezzi di cui dispone, di far capire come se in sanità si ridà ruolo al medico forse anche la politica, quella vera, ne acquista un vantaggio. Non in voti di clientela , ma perchè,finalmente, rende al cittadino un servizio adeguato. I sindacati medici che pensano di nascondersi o proteggersi sotto le gonne dei partiti li rispettiamo ma non li comprendiamo. Non abbiamo alcun dubbio circa il possesso da parte dei dichiaranti di prove scientifiche infatti le chiederemo L'onorevole Pallone sottolinea, a nostro parere in modo un tantino imprudente e risentito, la volontà di un sindacato di medici di famiglia (la Fimmg del Lazio) nell' esaminare se vi fossero gli estremi per chiedere conto, in modo lecito e legittimo per gli interessi che rappresenta, di dichiarazioni "forti" rese da un suo collega di partito autorevole esponente del Consiglio Regionale e medico. Il fatto di essere stati eletti dai cittadini, gentile Onorevole, non è motivo di richiesta di intangiblità o di invocazione di "lesa maesta''", quanto una grande responsabilità nel portare interessi generali e nell'esprimersi in modo proprio, competente ed informato. Personalizzare un conflitto (Bartoletti) che invece è l'espressione di un concerto e di una condivisione tra pari in un'ottica di proposte concrete nel rispetto di tutti è travisare e strumentalizzare una valutazione, peraltro basata su dichiarazioni rese e reiterate a mezzo stampa. La Fimmg Lazio non è,non è stata e non sarà un uomo solo al comando e questo a tutti i livelli. Ha 50 anni di storia e di battaglie,vinte,perse,giuste e sbagliate combattute pero' sempre in buona fede. Aspettiamo pertanto anche da Lei, perchè siamo, contrariamente a quello che Lei dice, molto interessati, le "evidenze scientifiche" che Lei afferma esistano a suffragio delle dichiarazioni del suo collega di partito. Restiamo in attesa e siamo fiduciosi di un suo pronto contatto con la nostra sede. SANITA': DE LILLO, MAI DICHIARATO PERICOLOSITA' GENERICI (ANSA) - ROMA, 16 GEN - ''Non ho mai fatto dichiarazioni sulla non efficacia e pericolosita' di farmaci generici che utilizzo da medico ed invito ad utilizzare con tranquillita'''. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Stefano De Lillo. ''Ben diverso - spiega - e' limitare l'utilizzo di farmaci piu' efficaci e piu' moderni nell'ambito di una determinata categoria terapeutica, circoscrivendo la libertà di cura di un medico di famiglia al solo farmaco generico. E' scientificamente provato che ci sono farmaci di maggiore efficacia per determinate categorie di pazienti ed altri di maggior validita' nella prevenzione che non potranno più essere liberamente prescritti se il progetto annunciato dall'assessore Battaglia andra' avanti. Mi stupisco che invece di confrontarsi su tematiche politiche o scientifiche, qualcuno cerchi di utilizzare concetti mai espressi o minacce legali come strumento di confronto''. Siamo sollevati dalle ultime dichiarazioni dell'onorevole De Lillo, illustre collega, che afferma come i farmaci equivalenti, di cui si è appena evidenziata una "mania" in Francia siano sicuri. Condividiamo le sue preoccupazioni,che sono le nostre, circa le imposizioni e gli obblighi da parte di una politica del ticket e mazza. (cittadini e medici pubblici). Siamo a disposizione per un dialogo franco,aperto,costruttivo e sereno con tutte le forze politiche per migliorare il nostro povero sistema sanitario regionale disastrato da 20 anni di incuria e di pressapochismo. Nei prossimi giorni invieremo una richiesta di incontro all'Onorevole De Lillo per illustrare il nostro punto di vista che è molto vicino a quello delle sue ultime dichiarazioni. Meno a quello della conferenza stampa con lo SMI. Vogliamo anche sollevare con lui il problema degli incentivi pubblici per prescrivere meno farmaci cosa che noi riteniamo poco etica e pericolosa per il rapporto medico paziente.


Data News

17-01-2008


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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