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Delibera sull’appropriatezza al vaglio dell’Organismo Tecnico Nazionale, richieste sanzioni per i medici prescrittori ed altre garanzie, ricompare il rischio del ticket, delle quote percentuali di farmaci generici o del tetto massimo di prescrizione per alcune categorie. Stiamo seguendo in queste ore l’evoluzione della proposta di provvedimento regionale sulla volontaria valorizzazione della prescrizione per consentire controlli non piu’ ragionieristici ma finalmente sulla qualità dell’assistenza. La proposta di delibera è al vaglio degli organismi istituzionali nazionali deputati alla verifica del piano di rientro del Lazio, senza il loro assenso non sarà pubblicata né attuata. Alcune indiscrezioni che stiamo verificando ci dicono che sono state richieste sanzioni per i medici prescrittori. Ovviamente la cosa era stata da noi prevista, vista la gestione da ragionieri mezze maniche ,che è oramai tradizione consolidata nella verifica della prescrizione del farmaco nel nostro Paese. Ma, per correttezza, dobbiamo informare i colleghi circa la possibilità che, qualora venga bocciata l’impostazione della delibera, rientrano purtroppo in gioco altre ipotesi, prima tra tutte il ticket,unito a misure, già proposte e da noi rigettate, perché ritenute poco professionali o peggio avventuristiche e sconsiderate. Tali proposte sono: obbligo di prescrizione di percentuali di farmaci equivalenti per alcune classi, oppure obbligo di mantenere la prescrizione di alcuni farmaci (i sartani per esempio) sotto il tetto del 30% rispetto agli ace inibitori oppure di impegnarsi a contare le confezioni prescritte/anno per le statine, rigorosamente in monoprescrizione, tutto questo diminuendo i ricoveri ospedalieri. Sappiamo che in queste ore alcuni avvoltoi non identificati in quanto mascherati da sedicenti “comitati” stanno diffondendo notizie false, mistificando la realtà e strumentalizzando la buona fede dei colleghi che non hanno ancora avuto la possibilità di informarsi direttamente. O, peggio, utilizzano liste di distribuzione della ASL per confondere i colleghi. Ci chiediamo chi li paga, chi se ne serve e quali scopi perseguano. Stiamo lavorando per difendere la dignità professionale medica dai ragionieri e per questo ricordiamo l’impostazione rivoluzionaria della delibera che rischia di essere bocciata dai mezze maniche: a) regole chiare per tutti gli utilizzatori del modulario SSN b) impegno dell’Istituzione Regionale nell’applicazione delle regole c) valorizzazione del ruolo del medico d) impegno della Regione Lazio non solo sulla farmaceutica ma anche sulla diagnostica, sui presidi, sulle protesi e) possibilità di accedere volontariamente a verifiche sulla qualità dell’assistenza e non solo sulla spesa f) nessun obbligo di mantenere percentuali di farmaci prescritti g) abolizione della monoprescrizione h) norme chiare circa la sostituibilità dei farmaci equivalenti i) creazione di un fondo regionale per l’innovazione del sistema in ordine a progetti sul governo della domanda aperto a tutti gli operatori sanitari pubblici l) applicativo chiaro e tempestivo m) creazione di un set di indicatori della qualità dell’assistenza e non piu’ sulla spesa. Tutto questo è a rischio. Lavoreremo in silenzio e senza trionfalismi o crisi depressive insieme a tutti quelli che hanno a cuore la dignità del medico ed il servizio pubblico ai cittadini, senza tasse sulla malattia e senza obblighi penalizzanti od incentivi miserevoli, irrangiungibili ed eticamente discutibili. Se avranno vinto gli avvoltoi ed i ragionieri, non ci daremo per vinti ma continueremo la battaglia. Vi informeremo tempestivamente tramite il sito e nelle riunioni previste in ogni ASL prima dell’attuazione della delibera, quale essa sia. Ovviamente qualora prevalesse la ragioneria sulla medicina e sul rapporto medico paziente prenderemo tutte le iniziative possibili e lecite. Il Segretario Generale Regionale. Dr. Pier Luigi Bartoletti