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14/11/07 - In relazione alla nota riguardante presunti aumenti di ticket nella Regione Lazio, diffusa congiuntamente dai sindacati Cgil Cisl e Uil del Lazio, va precisato quanto segue. Nella Regione Lazio non è stato introdotto alcun aumento del ticket. Con delibera regionale 436/07 si è provveduto ad un adeguamento tecnico del nomenclatore previsto dal Decreto Ministeriale del 12 settembre 2006 che ha riallineato alcune delle tariffe – circa 80 su oltre 1.500 – rimaste ferme ai criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 1991. Tale adeguamento ha portato ad un aumento dell'importo dovuto per alcune prestazioni – è il caso delle visite specialistiche che passano da 13,65 euro a 20,66 – e alla riduzione di altre. In ogni caso, così come è stato sinora, il cittadino concorre per una spesa massima che non può superare i 36,15 euro per ricetta, fino ad un massimo di 8 prestazioni. Tale circostanza continuerà a non interessare i cittadini esenti che, nella nostra Regione, sono oltre il 60%. Resta fuori da tale discorso la questione della laboratoristica per la quale si sta approntando un documento che sarà presto oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. La rivendicata mancanza di concertazione da parte sindacale circa l'applicazione del nuovo nomenclatore non trova ragion d'essere in quanto, come già chiarito, si è trattato di un adeguamento tecnico previsto da una legislazione nazionale che la Regione Lazio, a differenza di quanto accaduto nelle altre Regioni, non aveva ancora provveduto a recepire. "Circa la richiesta di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali su attuazione piano di rientro, accreditamento e linee di intervento per il piano regionale ospedaliero – ha dichiarato l'Assessore alla Sanità, Augusto Battaglia - la Regione Lazio sta provvedendo ad una immediata convocazione delle sigle sindacali