Cari colleghi,
vorrei fare alcune precisazioni in merito alle PEC che tra ieri e oggi stanno giungendo ad alcuni colleghi MMG riguardanti il recupero del costo dei farmaci prescritti oltre i limiti consentiti (in allegato trovate la PEC, malfatta e discutibile, che è arrivata).
Prima di tutto NON riguarda tutti i MMG della ASL ma soltanto una quindicina che sono considerati iperprescrittori o altospendenti ( che hanno comunque tutto il diritto di chiedere un accesso agli atti e di opporsi come credono).
Negli ultimi tre anni sono state fatte numerose CAPI nelle quali sono stati chiamati i MMG altospendenti e si è cercato di valutare con loro il perché di una spesa così alta rispetto alle medie regionali.
Bisogna precisare che i colleghi convocati avevano ricevuto tutti il report che indicava come la loro spesa fosse più alta rispetto alla media e nel corso delle varie CAPI sono state analizzate le spese nel dettaglio ed infine ad ognuno è stato consegnato un riepilogo dettagliato con i codici fiscali dei pazienti ai quali avevano prescritto in eccesso.
A questo punto è d’obbligo fare alcune precisazioni:
- d’intesa con i sindacati ( E ISINDACATI HANNO FATTO QUELLO CHE SI POTEVA) non sono stati chiamati tutti i colleghi che avevano “sforato” rispetto al valore indicato dalla Regione Lazio di 125/euro/assistito/anno ma è stato concordato il limite più alto di 140 euro/assistito/anno e così facendo non sono stati chiamati almeno una cinquantina di MMG
- tra i colleghi convocati alcuni non si sono mai presentati e hanno continuato a prescrivere senza dare peso al fatto che una iperprescrizione avrebbe potuto portare ad una richiesta di rimborso da parte della ASL come previsto sia da accordi nazionali che regionali
- alla CAPI plenaria del 26 luglio 2023 i componenti sindacali convocati (lo scrivente, Felice Seralessandri, Mario Natili, Armando Minciotti, Alberto Chiovelli) hanno esaminato una ad una tutte le relazioni che i colleghi MMG avevano inviato per giustificare la loro spesa eccessiva. Qualche giustificazione è stata francamente irricevibile ma la maggior parte è stata precisa e puntuale e, visto che noi rappresentanti sindacali abbiamo rilevato errori da parte della società che ha fornito i dati di spesa, gli importi relativi al rimborso che si sarebbe operato sono stati tutti notevolmente ridotti (questo ancora per dire che i sindacati non hanno fatto niente)
Nella cronistoria di questa vicenda vorrei ancora fare alcune riflessioni che poi ognuno prenderà come crede:
- l’attività prescrittiva è normata dall’art. 45 dell’ ACN vigente che nei suoi vari commi (in particolare il comma 8, 9, 10 e 11) ne restringe l’ampiezza obbligando i prescrittori ad un rispetto delle norme (che spesso sono discutibili ma quelle sono)
- il responsabile della prescrizione e della spesa è colui che redige la ricetta del SSR e la giustificazione della prescrizione indotta dallo specialista, per quanto comprensibile, NON E’ ACCETTABILE e su questo stiamo cercando di fare il possibile ma vi assicuro che è veramente difficile perché è diffusissimo il malcostume degli specialisti che prescrivono su fogli di carta spesso non intestati, non timbrati, non firmati.
- I colleghi chiamati al possibile rimborso, mi spiace dirlo, non possono “cadere dalle nuvole” perché hanno ricevuto numerosi report della loro attività prescrittiva e non ne hanno tenuto granchè conto tanto che in qualche caso abbiamo visto un aumento e non una riduzione della spesa
- Il tempo della prescrizione della Citrosodina, del Tantum Verde e dell’Amaro Medicinale Giuliani è finito da un pezzo e bisogna adeguarsi alla disponibilità delle risorse che non sono infinite
- È anche evidente e ovvio che più si abbassa l’asticella della spesa procapite annua più tutti diventeremo iperprescrittori
- Non è assolutamente detto che il prescrittore rispettoso della spesa sia un bravo prescrittore ma purtroppo il parametro controllabile non è la buona pratica clinica ma quant’è la spesa
Dopo questa lunga esposizione mi permetto di aggiungere altre considerazioni che ho già riportato ai vertici della nostra ASL, che ho rappresentato ai vertici regionali della FIMMG e che continuerò a sottolineare con tutta la forza possibile.
Noi MMG stiamo subendo una persecuzione ingiustificata e odiosa come se fossimo gli unici responsabili di una sanità e di un SSN che sta crollando:
- ci chiedono di separare l’attività di UCP da quella convenzionata (dove sta scritto ?)
- ci inviano i NAS per controllare la privacy e ci arrivano multe di 20.000 euro
- ci chiedono di abbattere le barriere architettoniche (dove sta scritto ?)
- ci chiedono, solo a noi, di rendere conto delle nostre spese farmaceutiche
- ci inviano i NAS per controllare se abbiamo un’ aspirina scaduta
- ci chiamano eroi con il COVID e ci trattano da delinquenti subito dopo
Il solito buon senso con cui concludo i miei interventi su questo sito è intriso di grande amarezza.
Michele Fiore