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LA FIMMG VITERBO RISPONDE IN MERITO AGLI ORARI DI UCP

Cari colleghi,

in allegato vi giro la mail pec che la ASL VT ha inviato a tutti i referenti di UCP in data 21.12.2023.

Mail che sostiene quanto già era stato notificato ai referenti di UCP in data 11.05.2023 e alla quale la FIMMG VT di concerto con la FIMMG LAZIO aveva replicato con nota del 12.05.2023 pubblicata sul nostro sito www.fimmgviterbo.org in pari data (in allegato trovate anche questa replica).

Se la ASL ribadisce ai referenti di UCP, in merito alla NON sovrapponibilità di orari, la stessa cosa che aveva notificato a maggio senza aggiungere nulla di nuovo, la FIMMG VT, allo stesso modo, non cambia idea a riguardo a distanza di pochi mesi.

La FIMMG VT rimane nella sua posizione, ovvero che non è scritto da nessuna parte che gli orari del proprio studio e quelli di UCP non siano sovrapponibili.

Ogni referente di UCP sollecitato dalla ASL VT a verificare che non ci sia sovrapposizione di orari risponda come crede ma sia chiaro che per la FIMMG VT nulla è cambiato.

In poche parole, nell’esplicitare ancora il concetto, NON E’ RINVENIBILE IN ALCUN ACCORDO REGIONALE né in note integrative e/o aggiuntive che l’orario proprio di un MMG non possa sovrapporsi a quello di UCP.

Alla luce di tutto questo e per fare chiarezza definitiva (si spera) su questo argomento in data 22.12.2023 la FIMMG VT nel corso di un incontro informale richiesto e accordatoci dal dott. Cimarello ha proposto e ottenuto che della faccenda se ne faccia carico un Comitato Aziendale Straordinario che richieda il parere della Regione Lazio firmataria dell’ Accordo Regionale sulle UCP tanto quanto le Organizzazioni Sindacali.

Tale comitato si terrà in data 27.12.2023 (anche di questa convocazione invio allegato) e nella consapevolezza che non si potrà arrivare ad ottenere una visione univoca della vicenda, vista la diversità di posizioni tra al ASL che sosterrà la non sovrapponibilità di orari e la FIMMGVT che sosterrà il contrario, verrà richiesto il pronunciamento della Regione.

Speriamo che detto pronunciamento della Regione  sia chiaro e non fumoso così da poter prendere i provvedimenti successivi sia che concordi con la posizione della ASL sia che condivida la posizione del sindacato.

Detto questo mi permetto di condividere con voi alcune riflessioni:

  • Nel BUR Lazio N. 42 del 14/11/2009 dove è stato pubblicato il Regolamento delle Unità di Cure Primarie non si rinviene alcuna norma che obblighi il MMG a differenziare l’orario della propria attività ambulatoriale da quello della partecipazione alla UCP ma viene sottolineato che il locale destinato a sede di UCP deve osservare orari di apertura obbligati
  • L'orario di UCP è quello di un servizio e non del singolo MMG ovvero è una libera associazione di MMG che offre un'apertura dello studio per nove ore al giorno alla popolazione afferente, organizzandosi in modo tale che, in base al numero dei MMG che sono associati, ci sia sempre almeno un MMG dalle 10 alle 19 (o, in rari casi in orari diversi, ma sempre per nove ore al giorno)
  • L' AIR non definisce come debbano essere composti gli orari dei singoli MMG che decidono liberamente di organizzarsi in UCP ma indica soltanto un orario minimo dell'UNITA' DI CURE PRIMARIE che i MMG si impegnano a rispettare osservando allo stesso tempo anche i loro orari minimi previsti dall'ACN in base al loro numero di assistiti.
  • Nel caso di una UCP composta da meno di otto MMG, cosa frequentissima nelle province in piccoli comuni e popolazione sparsa, in caso di non sovrapposizione di orari dovrebbero esserci in studio come minimo sempre due MMG: uno che fa il suo orario e uno che fa la UCP. Questo, specie nelle UCP composte soltanto da tre MMG significherebbe la scomparsa di un servizio di cure primarie nei confronti della popolazione dei comuni piccoli e periferici , per l’impossibilità di garantire la presenza di due MMG contemporaneamente.
  • Corollario al punto precedente è che un servizio di assistenza primaria capillare nel territorio non potrebbe essere più sostenuto e inevitabilmente scomparirebbe lasciando la popolazione ad arrangiarsi in caso di necessità in quanto non troverebbe più uno studio aperto. Tale situazione non può creare sofferenza nei grandi comuni ma sarebbe devastante nei piccoli comuni.
  • Se in un periodo di gravissima carenza dei MMG nel territorio prevarrà l’idea della non sovrapponibilità di orari e la conseguente e successiva impossibilità di garantire un servizio nelle periferie sapremo di chi sarà la responsabilità.

Per concludere invio quella che a mio parere è la risposta da dare alla ASL al sollecito del 21.12.2023 sempre che ogni referente abbia coordinato la propria UCP in modo da tale da offrire un servizio attivo nove ore al giorno.

 

Lo scrivente, referente della Unità di Cure Primarie …………..,su sollecito della nota prot. 97705 del 21.12.2023 inviata per pec dalla ASL VT verificato l’orario della propria UCP non rileva alcuna anomalia rispetto agli Accordi Regionali e note relativi all’organizzazione degli orari in forma di UCP.

Si resta in attesa di eventuali chiarimenti.

 

Con l’occasione auguro a tutti il miglior Natale possibile.

 

Michele Fiore


Data News

23-12-2023


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