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L'Inps dal 1 Ottobre trasforma i medici in "fotocopiatrici " estendendo con un messaggio il numero 3574 diretto a vari dipartimenti la notizia dell'estensione del sevizio di "allegazione documentazione" sanitaria per le domande di invalidità' ai medici certificatori e patronati . In soldoni, non solo il certificato , ma il medico avra' la possibilta' di scannerizzare e inviare all'ente tutte quelle cartelle cliniche che un tempo venivano prodotte in cartaceo alla commissione, all'atto della visita. Praticamente un iniziativa presa in modo autonomo dall'ente, che di fatto trasforma i medici in fotocopiatrici o "scanner man" sanitari. Ovviamente chi ha preso questa decisione , che poi non è la prima visti i continui cambiamenti nei certificati telematici e nel portale INPS , non ha minimamente cogenza del lavoro in uno studio medico, ma non solo non ha cogenza cosa possa essere arginare il covid in questo periodo , comunque a pensar male si puo' desumere che l'orpello burocratico scaricato a "bomba" sui medici, punta a "esternalizzare a costo zero " oneri burocratici dell'INPS per implementare le visite di invalidità' in modo telematico , come fatto in periodo covid , forse anche risparmiando sulle spese delle commissioni. Fatto sta che il burosauro di turno è sempre in agguato , pandemia o non pandemia, nel silenzio cosmico che lo accompagna.
Non Commento....anche se ne avrei voglia
In allegato la nota INPS
Michele Fiore