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Cari colleghi,

è mio dovere segnalarvi che nella nostra ASL stanno aumentando vistosamente le istanze da parte di pazienti più o meno no-vax per differire il momento della vaccinazione con la richiesta di un’infinità di analisi (che vorrebbero fossero esenti) per valutare il loro stato di compatibilità con il vaccino COVID oppure con la richiesta tout court di esenzione dal vaccino.

Alcune di queste arrivano al MMG addirittura con PEC di avvocati oppure con mail o a volte è lo stesso paziente che porta certificazioni di altri medici facenti parte di associazioni a difesa dei pazienti che chiedono al MMG di esonerare il paziente dal vaccino o quanto meno di rimandarlo.

Sul Messaggero di Martedì 14 Dicembre, che vi invito a leggere sul sito online, ho denunciato questa situazione.

Adesso vi invito ad essere prudenti e meticolosi. Può accadere a tutti e bisogna saper rispondere adeguatamente.

La FIMMG aveva già dato indicazioni su come comportarci e adesso voglio ricordarvele:

• In caso di PEC o mail chiedete al paziente di presentarsi in studio per un chiarimento sulle sue posizioni ma evitate di rispondere con PEC o per mail
• Qualora le vostre posizioni non coincidano con quelle del paziente viene a mancare il fondamentale rapporto di fiducia e quindi ci sono le condizioni per ricusarlo
• Aspettate i 15 giorni durante i quali avete l’obbligo convenzionale di assisterlo dopo la ricusazione senza interessare avvocati o altro

 Le situazioni che ho conosciuto sono veramente spiacevoli e mettono in difficoltà il MMG che, tra le altre incombenze quotidiane, è anche costretto ad affrontare questa nuova problematica.

La FIMMG è disposta ad aiutarvi in tutti i modi e in tutte le sedi possibili.

Prudenza e buon senso prima di tutto.

Michele Fiore

In allegato un’indicazione di qualche mese fa già pubblicata su come, quando e perché un paziente può essere esonerato dal vaccino COVID.