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Roma, 1 ottobre 2007 COMUNICATO STAMPA FIMMG: DELUSIONE PER L’ATTO DI INDIRIZZO APPROVATO DAL COMITATO DI SETTORE MA L’IMPORTANTE È DARE AVVIO ALLE TRATTATIVE Che le trattative abbiano inizio. Subito. “Dopo due anni di attesa” – dichiara Giacomo Milillo, Segretario Nazionale della FIMMG – “siamo contenti dell’approvazione dell’atto d’indirizzo solo perché finalmente ci consente di cominciare le trattative per il rinnovo dell’ACN. E questo grazie alla giornata di sciopero del 21 settembre scorso. Molte ombre e poche luci nei contenuti dell’atto, secondo la FIMMG, che già nell’impianto generale del documento ravvede una grossa sproporzione fra l’esiguità delle proposte economiche e la dettagliata mole di obiettivi che le Regioni dichiarano di voler raggiungere con il rinnovo delle convenzioni. Tra le contraddizioni, ad esempio, il dichiarato impegno verso un uguale trattamento della dipendenza e dei convenzionati, impegno che viene però continuamente disatteso nella pratica. La parte pubblica continua a non considerare che il costo della medicina generale comprende tutte le spese che invece, nella dipendenza, sono sotto il capitolo del “conto capitale”, utilizzate per adeguare le strutture ospedaliere, acquisire tecnologie e retribuire il personale non medico…non ultimo, l’imputazione a carico dei medici convenzionati dell’IRAP che invece è di competenza delle aziende. “Anche per quanto riguarda la libera professione” – continua Giacomo Millillo – “questo sistema continua a creare difficoltà ai liberi professionisti, mentre si investono risorse notevoli per incentivare l’esercizio della professione in regime intra-moenia per i medici dipendenti del sistema sanitario. La FIMMG non critica il trattamento della dipendenza, anzi è vicina ai colleghi nelle loro rivendicazioni, ma vuole mettere in evidenza le contraddizioni della parte pubblica nel trattamento dei professionisti convenzionati. Se non cambierà l’orientamento non si raggiungerà nessun risultato. Gli obiettivi dichiarati nell’atto di indirizzo possono essere raggiunti solo con una profonda revisione della normativa secondo i principi contenuti nell’art. 4 del Disegno di Legge di Ammodernamento del SSN e con adeguati investimenti nei fattori di produzione dell’assistenza territoriale, come del resto ha sostanzialmente affermato lo stesso Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. L’unico spiraglio che si intravede nel documento è rappresentato da una certa disponibilità al cambiamento. In questo momento non ci interessa entrare più di tanto nel dettaglio, produrremo tutte le nostre osservazioni al tavolo delle trattative. La nostra posizione resta immutata: stralcio immediato della parte economica 2006-2007 da considerare ormai come arretrato, e poi grande lavoro per la riscrittura della convenzione per la medicina generale del futuro. Per quanto riguarda le risorse, sappiamo farci i conti e far valere le nostre ragioni per rivendicare il giusto. La categoria non è mai stata tanto determinata.” La FIMMG ha richiesto al Comitato di Settore un incontro urgente per comprendere appieno la portata del documento.