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Cari colleghi,
il paragone tra la pandemia e la guerra è fin troppo utilizzato per cui cercherò di farne a meno ma è vero che la similitudine è principalmente caratterizzata da confusione, concitazione, cambiamenti repentini di ordini, tattica e strategia, incertezza sul da farsi e incomprensioni.
Questo per dire che in questa fase le nostre principali preoccupazioni e i nostri maggiori dubbi sono tutti nella campagna vaccinale che ogni giorno subisce variazioni lasciandoci quanto meno interdetti.
Fare chiarezza per me è impossibile ma cercherò di rendervi partecipi di quello che succede (e che forse succederà) nei limiti delle mie conoscenze.
La premessa, ovvia e inutile ma reale, è che meno vaccini ci sono e più regole per vaccinare si mettono.
Quindi solo un’adeguata quantità di vaccini eviterà quelle pastoie burocratiche relative alle richieste, alle registrazioni, agli elenchi, alle categorie, alle priorità.
Allo stato attuale i vaccini sono di gran lunga inferiori a quanti ce ne servirebbero.
E’ presumibile che dalla prima settimana di Aprile le cose cambieranno un bel po’ ma per ora viaggiamo con pochissima benzina nel serbatoio e quindi bisognerà fare le cose più importanti ovvero vaccinare gli estremamente vulnerabili, i fragili che clinicamente sapremo individuare, i domiciliari.
La ASL ha chiesto la disponibilità a vaccinare i domiciliari proprio per questo motivo. I colleghi hanno risposto adeguatamente e i vaccini PFIZER arriveranno - con il contagocce - da questa settimana, quindi “estote parati”.
Quello che vi suggerisco è di essere estremamente precisi sulla compilazione dei consensi, dell’anamnesi e sulla registrazione nell’AVR (Anagrafe Vaccinale Regionale).
Ci attendono almeno due settimane in cui dovremo fare gli equilibristi tra le richieste di vaccinarsi dei pazienti e le indicazioni della Regione.
La FIMMG ha sempre avuto chiaro in mente che collaborare con le istituzioni era ed è fondamentale ma ha anche criticato duramente come le istituzioni, in questi giorni, abbiano messo in difficoltà tutti i MMG costretti a tranquillizzare i pazienti nella consapevolezza che la carenza di vaccini non era una loro colpa.
(Potete vedere i siti istituzionali da www.fimmg.org a www.fimmgroma.org fino al nostro).
Io continuerò a fare quello che posso tenendovi informati e rappresentando il nostro disagio ma voglio anche darvi CORAGGIO, essere OTTIMISTI e tenere alto il vostro MORALE.
Credetemi non è facile anche perché ci sono alcuni, fortunatamente pochi, che mi attribuiscono colpe di una situazione che io, purtroppo mi sono solo – sfortunatamente - trovato a gestire continuando, tra l’altro, anch’io a lavorare tanto quanto voi.
Voglio per ultimo tenervi allerta sul fatto che essere MMG significa anche essere vaccinatori perché così recita il nostro ACN. E se non siamo vaccinatori, cosa per me poco comprensibile, dobbiamo fare in modo che i pazienti trovino dal loro MMG non vaccinatore la soluzione su come vaccinarsi (colleghi disponibili ? ASL? CVO?). Attenzione al ruolo, attenzione ai compiti della categoria, attenzione ai doveri deontologici.
Detto questo vi invito al solito buon senso.
Michele Fiore