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CORONAVIRUS: Fimmg Lazio, Tamponi negli studi dei medici di famiglia 350 punti “condivisi” e squadre per le visite domicliari la ricetta Fimmg per il Coronavirus
Ieri è stato firmato l’ accordo nazionale integrativo per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-Cov 2, la cui premessa riporta la necessità di assicurare una adeguata risposta dell’assistenza territoriale per tenere sotto controllo la trasmissione del Virus.
Ci si è focalizzati soprattutto sul problema dei tamponi negli studi medici tralasciando le importantissime disposizioni in merito alla diagnostica di primo livello che rappresentano una novità decisiva per il setting della medicina generale e che aprono strade inimmaginabili fino ad alcuni mesi fa, è stata per anni la battaglia della FIMMG che finalmente trova una collocazione all'interno dell'ACN.
Per questo sosteniamo con convinzione la strategia del Segretario Nazionale Scotti e la firma dell'accordo integrativo .
La possibile effettuazione di tamponi rapidi negli studi di medicina generale ha invece provocato vibrate proteste soprattutto per la supposta obbligatorietà. L’esecuzione dei tamponi, nel periodo emergenziale dell’epidemia influenzale è stata integrata tra i compiti previsti per i medici di assistenza primaria, ma una lettura attenta del testo, e non delle dichiarazioni giornalistiche, potrà tranquillamente chiarire che l’effettuazione di questa prestazione è legata alle caratteristiche dello studio medico e ai criteri di sicurezza dello stesso, demandando ad accordi successivi regionali le modalità attuative.
Sarà compito del nostro sindacato assicurare che i medici possano, con gradualità ed in sicurezza, avvicinarsi ad una nuova modalità dell'assistenza primaria che prevede ( finalmente) la possibilità di erogare prestazioni di primo livello aumentando la capacità di risposta dei medici del territorio ai bisogni degli assistiti.
Dunque siamo obbligati a fare i tamponi? La risposta è no, nessuno sarà obbligato ad eseguire questa prestazione se non se la sente o se non ha uno studio che rispetti i criteri di sicurezza previsti o semplicemente se non è stato formato.
Non possiamo però non riaffermare la presenza della medicina generale in un momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo. Non possiamo tirarci indietro.
Nel Lazio circa 350 MMG hanno dato la loro disponibilità ad eseguire i tamponi creando dei punti che costituiranno la rete di riferimento per tutti gli altri colleghi che non potranno per difficolta’ logistiche effettuare in proprio i tamponi, sperando di implementarne il numero cosa di cui siamo fermamente convinti
Nostra l’idea delle USCAR e nostra la novità delle USCAR territoriali che daranno un immenso supporto ai colleghi di medicina generale soprattutto sul domiciliare sia nella clinica che nella diagnostica da oggi è partita l formazione su 700 colleghi. .
L’ impossibilità di riunioni periferiche in presenza forse a volte ingigantisce incomprensioni e scarsa conoscenza delle realtà che stiamo vivendo, ma tutti debbono avere la consapevolezza che il gruppo dirigente è in prima linea, cercando di salvaguardare la categoria, i medici e le loro famiglie e la cittadinanza.
FIMMG c’è.
Buona giornata e buon lavoro a tutti
Roma 28/10/2020
Dott. Giovanni Cirilli: Segretario Generale FIMMG Lazio