Non Sei Registrato ? Per maggiori Info contatta l'ammnistratore di sistema
Cari colleghi,
In mattinata si è riunita l’assemblea degli iscritti di fimmg viterbo e dopo tanti giorni ho avuto finalmente il piacere di rivedere molti di voi, anche se solo in video.
E’ stata una bella esperienza che sicuramente ripeteremo.
Anche il nostro Direttore Generale ha partecipato insieme alo direttore Cure Primarie Giuseppe Cimarello e tutti abbiamo apprezzato la loro partecipazione.
Nel pomeriggio invece c’è stato il Consiglio Nazionale di FIMMG, sempre in webinar, a cui ho partecipato con interesse e nel quale sono stati sollevati diversi problemi ma fra tutti è emerso il problema della certificazione di chi viene messo in quarantena o in isolamento.
E su questo tema vorrei spendere qualche parola perché NON E’ CHIARO e ci crea diversi problemi.
Prima di tutto vi ricordo che in data 5 marzo avevo già pubblicato le modalità corrette per redigere questi certificati ma adesso, dopo le parole del Segretario Nazionale cerco di sintetizzarvelo.
Chi mette in quarantena o in isolamento una persona NON E’ IL MMG ma è solo un medico del Servizio di Igiene Pubblica.
Il mmg quando è a conoscenza di un caso da mettere in quarantena o in isolamento DEVE comunicare la situazione all’operatore del SISP.
Il SISP accertata la necessità di avviare la sorveglianza comunica al soggetto interessato le misure che deve adottare e lo comunica al MMG (questa è la fase più carente di tutto il sistema perché il SISP dovrebbe comunicarlo al MMG e riferire gli estremi del documento che identificano il provvedimento preso)
A questo punto il MMG, quando necessario, compila il certificato INPS con dicitura una “diagnosi riconducibile a misure precauzionali nell’attuale fase di emergenza in fase di verifica (ad esempio codice nosologico V29.0, quarantena obbligatoria o volontaria, isolamento volontario, sorveglianza attiva) e aggiunge gli estremi del provvedimento preso dal SISP o, in assenza di riferimenti, chiarisce che la certificazione è resa per documentati motivi resi dall’Operatore di Sanità Pubblica Tal dei Tali e/o dai servizi di Sanità Pubblica competenti per territorio.
La chiarezza è prossima allo zero e il burocratese impera.
Non ho la possibilità di spiegarvi di più perché si capisce poco, posso solo dire che questa è una certificazione effettuata in assenza di svolgimento della visita senza commettere un falso.
Spero che prossimamente ci sia più chiarezza perché è veramente un procedimento dove l’errore può venir fuori facilmente.
In allegato vi invio i riferimenti normativi.
Michele Fiore