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Cari colleghi,

oggi vi scrive non il Segretario Generale Provinciale di FIMMGVT ma il collega incazzato.

Il collega che ha duramente criticato l’Ordinanza della Regione Lazio n. Z00009 del 17 marzo 2020  ( e che trovate nel nostro sito)  giudicandola IRRICEVIBILE e denunciandone l’irricevibilità alla chat del DIRETTIVO REGIONALE della FIMMG Regionale Lazio.

Per quanto mi riguarda non è possibile (così come recita l’ordinanza al punto 2) individuare (con quale criterio ?) un referente COVID per i DPI in caso sia necessario provvedere a visita medica domiciliare.

Non è possibile in una fase emergenziale come questa metterci a scaricare una App che forse funziona su android (non a tutti) mentre siamo guerra.

Pensate se un comandante di un esercito dicesse ai suoi soldati di giostrare con il telefonino o con il PC per registrarsi nel sito dello Stato Maggiore mentre il nemico è alle porte.

Mi dispiace ma non sono disposto ad accettare  questo “modus operandi”.

Non abbiamo bisogno di scaricare App abbiamo bisogno di DPI.

E in merito a questo vi informo che nel Lazio siamo l’unica l’ASL che, seppure in piccola e mediocre quantità, ne abbiamo. Il resto è deserto. Lamentiamoci lo stesso ma c’è chi sta peggio di noi.

Chiudo infine inoltrandovi la nota della Regione Lazio riguardo lo snellimento delle procedure burocratiche dell’invio ricette DEMA (che DEMA non sono) e per l’avvio della procedura che dovrebbe portare all’abolizione (forse) delle ricette rosse per i farmaci in DP grazie alla “tempestiva” adozione di Decreto del 2011 e del 2015 (come potete leggere nell’allegato).

Non avrei mai voluto essere segretario di una fimmg provinciale in questo momento e sono disposto ad andarmene quando lo volete.

Coraggio sempre, stupidità mai.

Michele Fiore