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Cari colleghi,

vi sarete chiesti perché oggi ancora non c’era nulla sul nostro sito.

Vi spiego subito.

Oggi c’è stato il Consiglio Nazionale del sindacato in videoconferenza che è iniziato alle 15 ed è finito adesso (ore 20) e io ho aspettato per potervi dirvi cosa è emerso.

In breve:

• La richiesta di fare una visita domiciliare a sospetti COVID19 o possibili sospetti senza DPI non si fa e bisogna fare in modo con telefonini, whatsapp e telemedicina anche tipo skype di capire cosa fare se ricoverare oppure no.
• Per noi i DPI non sono dispositivi di protezione individuali ma COLLETTIVI perché ci servono anche per difendere i nostri pazienti.
• Non preoccuparsi troppo della privacy su Whatsapp o telefoni, in questa situazione emergenziale superiamo il problema
• Non preoccuparsi neanche dei certificati fatti “per telefono” nei casi in cui potrebbe esserci il rischio di contrarre una malattia che potrebbe essere COVID19
• Il SISP non invia il codice che l’INPS chiede nei certificati che noi redigiamo per quarantena o sospetta malattia contagiosa (cod. V29.0) e questo avviene in tutta Italia
• Redigiamo le ricette usando l’invio telematico nei modi in cui riusciamo a farlo sia con i gestionali che hanno l’applicazione dedicata sia con metodi meno sofisticati (es. scannerizzare la ricetta), whatsapp e simili
• Drammatica situazione in Lombardia riportata dal segretario regionale lombardo (che tra l’altro è di Bergamo). DPI praticamente inesistenti, polmoniti bilaterali tenute a casa finchè non desaturano, scarso ossigeno sul territorio, praticamente guerra.
• L’ENPAM rinvierà il pagamento della Quota A a settembre e si farà carico dei costi del sostituto perché l’Assicurazione non lo fa
• Limitare al minimo l’accesso ai nostri studi ampliando la nostra disponibilità telefonica e, se serve, anche un aumento della disponibilità oraria degli studi per diluire l’accesso dei pazienti allo studio
• I numeri verdi regionali ed il 1500 non sono in grado di dare risposte perché non ben coordinati, meglio attivare i numeri delle unità di crisi locali, aziendali
• Nelle province più colpite i protocolli epidemiologici e il triage sono praticamente saltati.

Mi scuso con tutti se la relazione è imprecisa.

Ce la possiamo fare.

Perché siamo forti, coesi e dotati di buon senso.

Michele Fiore

P.S. Se potete collegatevi al sito www.netmedicaitalia e guardate con attenzione la scheda di triage predisposta. E' molto ben fatta e può utilizzarla qualsiasi MMG anche non iscritto fimmg e anche non pagante netmedica (basta registrarsi).