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Modifica rispetto alla precedente pubblicazione.

Tanto per creare ulteriore confusione le Istituzioni interpretano la norma sui certificati per il rientro a scuola ognuna come vuole lasciando- di fatto – i MMG nel caos.

Il Ministero dell’Istruzione dando la propria interpretazione estende l’obbligo della certificazione a tutta Italia e non alle sole Regioni a rischio.

La nostra Unità di Crisi Coronavirus nella riunione di eri sera pensava di chiedere la corretta interpretazione all’autore del testo sulla certificazione per il rientro a scuola ovvero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel frattempo i MMG sono lasciati soli a decidere con la loro più grande dote: il buon senso.

L’ errore più grande è stato quello di reintrodurre un certificato DA SEMPRE INUTILE attraverso una deroga alla normativa che lo aveva abolito e, cosa ancor più stupefacente, è che questa reintroduzione è a tempo: solo fino al 15 marzo.

Eccoci qua. Nel paese delle deroghe, delle interpretazioni soggettive, delle 96 note AIFA, delle 400 esenzioni per patologia, Invalidità, Servizio, Terrorismo e chi più ne ha più ne metta ci voleva ancora un po’ di confusione.

L’impressione è quella di non avere una guida certa e allora cosa facciamo???

Se ce lo chiederanno certificheremo un rientro a scuola che avrà discutibile valore.

Allo stato attuale delle circolari, delle interpretazioni e dei pareri  il certificato per la riammissione a scuola sembra ( e dico sembra perchè potrei essere smentito) riguarderebbe non solo studenti ma anche personale docente e non docente.

Scrivo questo con il rischio di essere smentito ma le certezze in questa fase di totale confusione sono sparite.

Facciamo il certificato con buon senso.... e aspettiamoci, tra breve, una richiesta di certificati per il rientro a lavoro da Poste, Ministeri, Ferrovie dello Stato, Catasto, Ufficio IVA e chi più ne ha più ne metta......

IBIS REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO

Buona giornata (si fa per dire) a tutti

Michele Fiore