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(questa mail è stata inviata al Direttore Sanitario Aziendale, al Direttore UOC cure Primarie, al Direttore del Distretto VT3, al Durettore della Farmacia aziendale.)
Le considerazioni di FIMMG ROMA:3/11/2016https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/ricetta-elettronica-normativaApprendiamo dall'intervista del Professor Gaudio , in calce, come la tutela del diritto primario del cittadino a ricevere le prestazioni e lo spirito di paziente collaborazione finora qui esercitati dai Medici di Medicina Generale di fronte alle mancate prescrizioni di Ospedali e Policlinici Universitari vengano in modo paradossale ribalta t i su coloro che sono vittime di un sistema che non funziona.Il Policlinico universitario è infatti il primo tra le strutture sanitarie del Lazio a non prescrivere correttamente secondo le norme vigenti, delegando il proprio compito ai Medici di famiglia.Invitiamo il Direttore Generale del Policlinico Umberto I a vigilare affinché siano rispettate tutte le norme vigenti inerenti la prescrizione, ciò a tutela dei pazienti che non devono peregrinare in cerca della prescrizione che da diritto alla prestazione e dei Colleghi che non devono perdere il loro tempo a trascrivere ricette altrui, tantomeno quelle del Policlinico Umberto I.Invitiamo tutti i Colleghi che si sono sentiti offesi dal comportamento denigratorio del Rettore a rinviare allo stesso tutte le prescrizioni in arrivo dal Policlinico in difformità dalle Leggi. Giacché non siamo smistatori di ricette vorrà dire che le ricette provenienti dal Policlinico Umberto I verranno tutte rimandate al mittente affinché siano emesse conformemente alle norme.Ricordiamo che il Policlinico Umberto I ha 1377 medici censiti di cui solo 53 inviano ricette dematerializzate, ovvero il 3,85% per un totale di 7.145 prescrizioni inviate in modo corretto. Le ricette dematerializzate , le cui regole per tutti i Medici prescrittori sono delineate dalle Legg i , in questa Regione sfiorano gli 80 milioni. Il confronto non ha bisogno di commenti.Eppure il DCA 110/aprile 2017 che intendeva tutelare i pazienti è chiaro quando recita: "Questo tipo di richieste debbono essere gestite dal Medico Specialista della struttura, senza rimandare al MMG/PLS la prescrizione su ricetta SSN, realizzando la “presa in carico” dell’assistito. L’organizzazione aziendale deve prevedere la prenotazione dell’appuntamento direttamente mediante l’accesso al sistema regionale Recup-webda parte del prescrittore o indirizzando l’assistito verso lo sportello CUP aziendale, se presente nella struttura stessa, facendo in modo che il paziente non sia costretto ad uscire dalla sede o a rivolgersi al ReCUP. "La normativa è vasta a partire dal famoso articolo 50 del Dl 269/2003, purtroppo ancora non applicata in larga misura e per colmo proprio da coloro che emettono giudizi improvvidi.http://www.opinione.it/societa/2018/09/18/vanessa-seffer_futuro-medici-italiani-intervista-magnifico-rettore-lasapienza-eugenio-gaudio/ http://www.fimmgroma.org/news/news/lazio/18548-fimmg-lazio-al-rettore-gaudio-nelle-sue-parole-lo-svilimento-della-professione,-esposto-all-ordine-dei-medici-per-infrazione-al-codice-deontologicohttp://www.fimmgroma.org/news/news/lazio/18547-fimmg-roma-gaudio,-medici-di-famiglia-burocrati-riferisca-all’ordine-dei-medici