Non Sei Registrato ? Per maggiori Info contatta l'ammnistratore di sistema
Roma . (AdnKronos) - Ridurre i tempi delle liste di attesa fino a ricondurli a livelli di normalità raggiungendo, per le prescrizioni di primo accesso prioritarizzate, gli standard di risposta entro i tempi massimi indicati a livello nazionale (90%), con riferimento agli ambiti territoriali di garanzia. È l'obiettivo del Nuovo Piano regionale per il governo delle liste d'attesa 2016-2018, approvato con Decreto del Commissario ad Acta e presentato oggi dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il Piano prevede un sostanziale aggiornamento del vecchio piano per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, con alcune novità riguardanti i criteri per l'individuazione degli Ambiti di garanzia e i Progetti straordinari per l'abbattimento delle liste di attesa. Il decreto è il frutto di un ampio accordo e di un lavoro di condivisione e studio della Regione Lazio con le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) e quelle della Medicina Generale. Il Decreto assegna inoltre alle Direzioni aziendali delle ASL 60 giorni, dalla data di notificazione del provvedimento, per adottare e trasmettere alla Direzione Regionale l'aggiornamento del piano attuativo aziendale. Fra le novità, cambia il sistema delle priorità per le prestazioni sanitarie: con il nuovo piano regionale per le liste d'attesa è prevista l'indicazione da parte del medico prescrittore del grado di urgenza della prestazione richiesta sulla base di criteri clinici condivisi. Il medico, sottoscrivendo la ricetta, potrà assegnare 4 priorità: U - Urgente da eseguire entro 72 ore; B - Breve da eseguire entro 10 giorni; D - Differibile da eseguire entro 30 giorni per le visite e 60 per le prestazioni strumentali; P - Programmata da eseguire entro 180 giorni. Per rispettare le classi di priorità, il decreto mette a punto un governo delle Liste d'attesa con la netta distinzione in due flussi: Primo accesso (ovvero le prime visite e le prime prestazioni diagnostiche e terapeutiche, con il primo contatto con il paziente che pone la questione al medico); Presa in carico (il paziente viene preso in carico dal medico e seguito nel suo percorso di diagnosi e cura, con le prenotazioni delle prestazioni di controllo effettuate direttamente dal medico o dalla struttura). In poche parole sarà dunque il medico di base o il medico al quale ci si è rivolti a prenotare la prestazione necessaria e ad assegnare al paziente luogo e data del controllo mediante un software che comunica con il Recup regionale. L'abbattimento delle liste d'attesa (che ha un tempo stimato di realizzazione di dodici settimane) riguarda principalmente 8 esami ecografici e 3 visite specialistiche, quelli dove le attese sono più lunghe, con un finanziamento di 10 milioni di euro stanziati per realizzare questo progetto.Il nuovo piano prevede una 'riformulazione delle Asl' al loro interno, ovvero ogni Asl dovrà programmare la propria rete di offerta per le diverse tipologie di prestazioni, valutando la quota di attività che è in grado di produrre attraverso le proprie risorse e quella che può essere acquistata dalle Aziende Ospedaliere e dalle strutture private accreditate. Le Aziende sanitarie dovranno infine prevedere il recupero dell'efficienza attraverso l'ottimizzazione dei turni del personale e dell'uso dei macchinari. In ogni azienda del Servizio sanitario regionale sarà aumentata la produzione attraverso prestazioni aggiuntive e l'apertura dei servizi (fino alle ore 22 e nei giorni di sabato e domenica). Per le tre visite specialistiche sarà inoltre avviata una sperimentazione grazie alla quale il cittadino può eseguire un esame in giornata senza avere la prenotazione. Gli «Ambulatori aperti» devono essere attivati in ogni distretto (almeno 2 nelle ASL del Comune di Roma) a partire dalle Case della Salute. Tutto questo per smaltire al più presto le richieste arretrate ed entrare in regime con le nuove regole approvate dal DCA. Nuove regole anche per l'interamoenia. Il decreto prevede uno 'stretto monitoraggio di inadempienze, irregolarità o situazioni in contrasto con le norme vigentì, e se riscontrate, le ASL provvederanno ad una riduzione o sospensione delle attività di Libera professione (intramoenia), nei casi in cui i tempi di attesa dell'attività istituzionale superino, in modo sistematico e rilevante, quelli massimi indicati dalla programmazione regionale (ovvero 30/60 giorni per le priorità «D» e 180 giorni per le priorità «P»). La riduzione e/o sospensione cesserà dal momento in cui saranno ripristinati i tempi di attesa per l'attività istituzionale inferiori ai valori massimi previsti. Ovviamente senza alcuna discriminazione per chi ha già fatto la prenotazione tramite Recup regionale: le persone già in lista di attesa saranno richiamate dal mese di maggio, per anticipare gli appuntamenti già prenotati, a partire dalle attese più lunghe. Il trattamento è previsto per queste le visite specialistiche (cardiologica +Ecg , dermatologica e oculistica) e per vari tipi di ecografie. I primi accessi delle 8 prestazioni ecografiche e delle 3 visite specialistiche dovranno avvenire entro il tempo massimo di attesa per classi di priorità. Per il primo accesso il medico di medicina generale deve rilasciare al paziente un promemoria contenente: la prescrizione e il luogo e la data della prestazione. Il decreto stabilisce inoltre la cosiddetta 'trasparenza delle agende di prenotazione visibili al ReCUP', al fine di consentire la razionale attività di registrazione di tutti gli appuntamenti. La regola di base è che ad ogni prestazione erogata deve corrispondere una prenotazione.