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RIETI - Forte scossa di terremoto, magnitudo 6,0, alle 3.36 del mattino ad Accumoli, in provincia di Rieti, a pochi chilometri, equidistante tra Norcia e Amatrice: città, quest'ultima, dove si registrano i danni più gravi, con il sindaco di Amatrice Sergio Perozzi, che dice a Radio Rai e poi al telefono con Sky: "Il paese non c'è più. C'è gente sotto le macerie, temo morti". Il responsabile della Croce Rossa locale conferma la tragica situazione e racconta di almeno un ponte crollato, che rende più lenti i primi soccorsi. Qui l'ipocentro è stato a 4 km dalla superfice. La scossa è stata sentita, fortissima, anche a Roma. Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutto il centro Italia.
Cinque minuti dopo la terra ha tremato ancora: una scossa di 3.9 più vicina a Norcia, con un ipocentro più in profondità, a 7 chilometri. E già si registrano numerosi crolli di edifici. I danni più gravi ad Accumuli, Amatrice e Posta, nel reatino e ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, dove la scossa più forte è stata quella delle 4,51 con profondità di 7 chilometri. I viglili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso, lo conferma al telefono Luca Mazzoleni del rifugio Franchetti, appunto sul monte. "Abbiamo sentito i rumori di una frana. Aspettiamo le prime luci per capire meglio di cosa si tratta". Un'altra fortissima scossa si è sentita alle 4.34, più lunga, di entità 5,4. Per ora il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parla di diversi feriti, crolli e danni ad edifici. Squadre di vigili del fuoco stanno convergendo da Lazio, Abruzzo, Toscana e Marche. E intanto il responsabile della Protezione Civile Lazio Carlo Rosa racconta: "Il 118 ha già operato numerosi interventi ad Amatrice ed Accumuli".