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MEDICO IN CARCERE SE NON SEGNALA IMPEDIMENTI GUIDA PAZIENTE Roma, 20 giu. (Adnkronos Salute) - Potrebbe rischiare il carcere il medico che non segnala alla motorizzazione i pazienti che assumono farmaci o soffrono di malattie che, anche solo potenzialmente, influiscono sulla capacità di guidare. Se domani, infatti, passerà alla Camera l'emendamento al disegno di legge in materia di circolazione e sicurezza stradale, il camice bianco che non denuncia agli uffici della motorizzazione gli eventuali impedimenti per la guida del suo assistito, sarà punibile, come prevedono gli articoli 480 e 481 del codice penale, per 'falso ideologico'. Lo riferisce la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) che boccia l'emendamento, proposto dai deputati dei Comunisti italiani Luigi Cancrini e Roberto Soffritti. ''Questo emendamento si basa su una linea di pensiero assurda - dice Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg - che mina alla radice il rapporto di fiducia medico-paziente e che può innescare una serie di comportamenti pericolosi per la salute pubblica. Teoricamente, il medico dovrebbe segnalare ogni paziente che assume un ansiolitico o un antidepressivo, in quanto farmaci che possono abbassare il livello di vigilanza. Se passa questo emendamento, nessuno potrà raccontare al proprio medico i suoi disturbi, per paura che gli venga ritirata la patente. Respingiamo con forza questa norma e invitiamo tutti i deputati a risparmiare questo grave danno ai cittadini italiani, bocciando l'emendamento''. Secondo l'emendamento - che non elenca le patologie pregiudicanti la capacità di guidare - dopo avere diagnosticato una patologia che pregiudica la guida, la segnalazione andrà tempestivamente fatta agli uffici provinciali del Dipartimento dei trasporti terrestri.