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LETTERA DELLA FIMMG REGIONALE SULLA PRESCRIZIONE INIBITORI POMPA

Il perché di una serie di novità che la Federfarma ha definito “cervellotiche” e volute dalla FIMMG (vero). Alcuni colleghi ci hanno chiesto le motivazioni per le quali abbiamo introdotto delle letterine (a dire il vero noi avevamo chiesto dei numeri), nel caso di prescrizione dei PPI in esenzione. Altri non chiedono ma pontificano. Ad entrambi è dovuta una spiegazione, ai primi che già l’hanno chiesta pensiamo sia corretto darla per iscritto, ai secondi, pochi, cerchiamo di dargli ulteriori elementi di pontificazione. Sapete bene che oggi vi sono problemi molto seri circa l’indebita pressione su molti colleghi attraverso comunicazioni (indebite), minacce (illecite), e controlli sulla spesa farmaceutica. Il problema del taglio degli stipendi del 15% già scritto in un emendamento alla Finanziaria Regionale e fatto cancellare in poche ore grazie alle vibrate proteste della FIMMG dipinge bene il quadro della situazione. Da qui la proposta della FIMMG (Lazio), di introdurre degli elementi innovativi per un problema cronico e stantio come la spesa farmaceutica per evitare mali peggiori. Quali? a) Lombardia: trasmissione telematica obbligatoria della ricetta, ricorso alla Corte dei Conti in caso di iperprescrizione b) Umbria: obbligo di prescrizione del 30% di farmaco generico nelle categorie in cui presente. c) Toscana: recente richiesta di obbligo di prescrizione del 50% di quote di generico ove presente. d) Calabria: intervento della GdF per il controllo della spesa farmaceutica e) Campania: introduzione sperimentale (ASL NA 5) dell’obbligo di prescrizione del solo principio attivo, obbligo di indicare in ricetta il codice ICD9 CM (sospeso sino al 30.4). f) Liguria: Obbligo di prescrizione di soli farmaci generici g) Friuli: GdF per controllare i conti h) Sardegna: obbligo prescrizione Lansoprazolo i) Sicilia: ticket e tassa sulla ricetta. Questo è il quadro nazionale cui vanno aggiunte le Regioni Puglia ed Abruzzo che hanno introdotto provvedimenti similari al nostro. Allora. Venerdi’ 30 marzo alle ore 10 circa arriva la determina, nonostante ci fossimo “sgolati” per richiedere l’applicativo della delibera in tempi necessari per una corretta valutazione e soprattutto comunicazione ai colleghi (andava in vigore il 2.4). Nella stessa troviamo dei punti, anticipati da Federfarma, (come mai?) che esponevano i colleghi a rischi enormi in merito alle pressioni che avrebbero ricevuto dai pazienti per far scrivere insostituibile+firma sulla ricetta (cosa tralaltro non possibile per l’art. 50 della finanziaria).onde evitare di pagare la differenza di prezzo. In prima istanza la dicitura poteva essere falsificata (non c’era un timbro da mettere ed anche questo puo’ essere falsificato a posteriori e a nostra insaputa), ci obbligava a siglare ogni ricetta e non esplicitava il perché della sostituzione, esponendoci ad ulteriori controlli. Allora cosa fare? La cosa piu’ semplice e deresponsabilizzante? Ovvero non esentare alcuno? Oppure introdurre un elemento clinico che valorizzasse la ricetta evitando burocrazia inutile con la possibilità di esentare “ad personam” ? Abbiamo scelto la seconda. Rischi medico legali : i rischi sono legati alla assunzione di responsabilità circa la modalità di esenzione. Sono identici sia che si scriva insostituibile e firma sia che si introducano le “letterine”, ma queste ultime non sono falsificabili, non aggravano la burocrazia (i software gestionali di studio già oggi sono in grado di stamparle), dichiarano subito le motivazioni della prescrizione evitando di essere sottoposti a controlli a casaccio. Immaginate solo cosa poteva succedere con insostituibile e firma: “dotto’ m’hanno detto che se lei scrive questo non lo pago, che je costa? A mio cognato il suo medico l’ha fatto….se non lo scrive me tocca cambia’ medico….) Con le “letterine” le condizioni di esenzione sono subordinate all’esistenza di una situazione clinica: Ma anche le “letterine” sono un’alternativa migliorativa. Rispetto a cosa? Alla montagna di documenti cartacei che in Liguria debbono essere firmati per esentare. Per finire qualcuno potrebbe dire: “ma non era meglio un bel ticket?” Il bel ticket era questo :” 2,5 euro a pezzo esente il generico” in aggiunta monoprescrizione su PPI e Statine. Ovviamente nel Lazio tale misura valeva per il 40% dei residenti, gli altri sono esenti. Ed allora il film era questo: “dotto’ per favore me segna sto farmaco? Ma signora questo Lei non lo prende…. Eh si’ è per mio fijo in verità, ma nun c’ha na’ lira ….su dotto’ che io so esente, a mia sorella er medico suo je lo fa…. Salvo poi accorgersi che anche nella nostra Regione qualcuno spinto dai debiti si accorga che sarebbe stato comodo vincolarci a misure “bulgare”: obbligo di prescrizione di quote di genericato, obbligo di prescrizione del solo principio attivo etc (vedi altre Regioni). Federfarma e il “cervellotico”. Risposta: “cervellotico” sara’ Lei Infatti la monoprescrizione sulle statine non è certo farina del nostro sacco. La dizione sulla ricetta insostituibile+firma non è certo nostra, e non siamo stati noi a scrivere (fax 40 Federfarma del 30.3.07: “ …..confermate le nostre anticipazioni……..nella determina viene chiarito che la dicitura INSOSTITUIBILE con la necessaria controfirma esonera i pazienti dal pagamento……..(i motivi per cui il medico ritenga insostituibile il farmaco prescritto, non sono di nostra competenza). Ovvero…fatti loro. (nostri


Data News

06-04-2007


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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