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COMUNICATO ISDE VITERBO

Si è svolto venerdì 11 aprile 2014 a Cortona (Arezzo) il convegno nazionale “ L'acqua bene comune. L'irrigazione in Valdichiana occasione per cambiare l'economia, la società e le istituzioni”. La dottoressa Antonella Litta, referente dell’ Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment ) ha preso parte ai lavori con la relazione “ Acqua, agricoltura e salute. Un rapporto indissolubile, un rapporto da difendere e migliorare”. La dottoressa Litta ha introdotto la sua relazione con il ricordo e una citazione di Laura Conti (Udine, 31 marzo 1921- Milano 25 maggio 1993); una tra le prime e più illustri rappresentanti dell’ambientalismo italiano. Una donna straordinaria che prese parte attiva alla lotta di Resistenza e fu deportata in un lager, successivamente divenne medico, parlamentare e scrittrice; nota al grande pubblico anche per i suoi studi e la coraggiosa denuncia delle conseguenze ambientali e sanitarie generate dalla fuoriuscita di sostanze tossiche, a seguito della esplosione avvenuta nella fabbrica ICMESA di Seveso nel luglio 1976. Nel suo libro “ Che cos’è l’ecologia” ,già nel lontano 1977, Laura Conti scriveva e ammoniva: “Terra, aria e acqua: la circolazione della materia fra questi tre ambienti ha leggi naturali che noi abbiamo violato, mettendo nell’aria quello che la natura mette nella terra quando bruciamo i rifiuti, mettendo nell’acqua quello che la natura tiene nella terra e nell’aria quando gettiamo in acqua sostanze organiche o nitrati. Abbiamo messo le cose nei posti sbagliati anziché nei posti giusti: e ci ricadono sulla testa guai a non finire. Quella che si arricchisce è l’industria chimica: è l’industria chimica che guida il ballo, imponendoci plastica invece di cotone e nailon invece di seta, e imponendoci i fertilizzanti artificiali; sull’altare della chimica stiamo sacrificando sia l’ambiente che la salute.” Proprio prendendo spunto da questa riflessione e dalle drammatiche quanto emblematiche storie del lago di Aral, in passato, e del lago di Vico, più di recente, la referente Isde ha sottolineato l’urgente necessità del ritorno a pratiche agricole il più naturali possibili, ovvero biologiche e biodinamiche, che abbandonando l’uso di fertilizzanti e pesticidi possano tutelate la salubrità delle acque, dell’ambiente, la salute delle persone e immettere sul mercato prodotti sani e di migliore qualità, contrastando così il crescente aumento di neoplasie e malattie cronico-degenerative legate all’inquinamento ambientale sempre più diffuso. Al termine della relazione un forte appello perché l'Esposizione universale in programma a Milano il prossimo anno (Expo 2015) che ha per titolo “ Nutrire il mondo”, tra le tante contraddizioni e aree di scarsa chiarezza, sappia essere almeno un’occasione per concretizzare tutte le scelte necessarie a nutrire sì il mondo ma in modo sano e rispettoso dell’acqua come matrice di vita, dei cicli della natura, dei diritti umani di tutti gli esseri umani e di tutte le specie viventi ,vegetali ed animali. Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo Viterbo, 12 aprile 2014


Data News

14-04-2014


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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