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La coerenza si sa non è una qualità che tutti possiedono è il nostro strano e bellissimo paese ci fornisce quotidianamente esempi in materia. Ma la coerenza di certi personaggi ci lascia ogni giorno più basiti. Siamo abituati alle firme tecniche, tattiche, e non convinte di alcune sigle sindacali che da anni si accodano alle convenzioni non condividendone i contenuti . La coerenza avrebbe dovuto portare queste persone ad una posizione più chiara ma tant’è la firma è stata posta. Evidentemente lo stesso stile si ripresenta a livello regionale dove ci si vede in sede di comitato regionale, si condivide un protocollo, si appone una firma su di esso, si pubblica sul proprio sito addirittura una modulistica improbabile e una dichiarazione di incompatibilià , non richiesta , non condivisa e assolutamente inutile creando sconcerto e confusione negli uffici distrettuali, si invitano i colleghi a formulare rapidamente la domanda e………. poi si acquista una pagina di un quotidiano romano nel quale si spara a zero sulla sperimentazione, si propone di aumentare le risorse al pronto soccorso ( ma non si tratta di una sigla sindacale della medicina generale?) , si pubblicano dati ottenuti da chissà quale fonte, in assenza di dati ufficiali della regione, e , Tafazzianamente, si rendono noti dati sul progetto Codici minori ( che brutto nome) del Policlinico Umberto 1° ( coordinato da personaggi della stessa sigla…..) che effettuerebbe ben 17 visite / mese a un costo di € 13 /visita (evviva i soldi alla categoria!!) !!!! La cosa singolare è che gli stessi personaggi che acquistano pagine pubblicitarie ( chi paga poi? Gli iscritti sanno e sono contenti dell’uso delle proprie quote?) corrono poi in regione rivendicando secondo il vecchio manuale Cencelli una quota proporzionale nei coordinamenti degli Ambulatori Med e nei tavoli che dovranno forse organizzarli. Noi restiamo coerentemente sulle nostre proposte di organizzazione sindacale che da molti anni presenta progetti seri per la categoria e che soprattutto ha portato e porta nuove risorse in una congiuntura come quella del Lazio che è estremamente difficile. Se fosse stato per certi personaggi oggi non avremmo le UCP. Questi soggetti hanno per anni scritto e affermato che le UCP sono inutili e che non le avrebbero mai pagate, salvo poi rivendicare a loro stessi i meriti del pagamento. Sono gli stessi dai quali da anni si aspetta qualche proposta che non sia solo critica distruttiva e priva di alterative rispetto a quanto FIMMG Lazio ha proposto. Purtroppo queste proposte non abbiamo avuto il piacere di conoscerle. Ci si attacca al carro, si firma e poi si spara sui giornali. Bella coerenza! Noi abbiamo la consapevolezza di progettare e portare soluzioni e di individuare risorse per la categoria e l’aumento di iscritti degli ultimi anni ci conforta e ci spinge ad andare avanti. FIMMG Lazio