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(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Eta' per la pensione che salira' gradualmente dal 2013 fino ad arrivare nel 2018 a 68 anni, aumento dell'aliquota ma a partire dal 2015, e in cambio un sistema che restera' il 'contributivo indiretto Enpam'. Sono le linee della riforma delle pensioni appena approvata dalla cassa autonoma dei medici, prima tra gli enti previdenziali dei professionisti a varare una riforma che rende il sistema sostenibile a 50 anni. Ora la riforma dovra' avere il nulla osta dai ministeri vigilanti (Economia, Lavoro e salute). L'Enpam ha quindi approvato la sua riforma in anticipo rispetto alla scadenza prevista, rispondendo alla scadenza originaria che era stata fissata dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al 31 marzo, poi prorogata. ''Siamo orgogliosi del senso di responsabilita' della nostra categoria, che ha concluso in autonomia questo percorso di riforma per rispettare i nuovi requisiti di sostenibilita' di lungo periodo'' ha dichiarato il vicepresidente della Fondazione Alberto Oliveti, perche' la riforma ''garantisce adeguatezza alle prestazioni e l'equita' nei confronti delle generazioni che verranno. Ci proponiamo adesso ai ministeri, convinti che sapranno riconoscere la bonta' del lavoro fatto''. L'Enpam, un patrimonio attorno agli 11 miliardi e quasi 350 mila iscritti attivi (che versano circa due miliardi di contributi l'anno) e 85 mila pensionati, ha quindi rivisto le norme per accedere alla pensione, prevedendo un aumento dell'eta' pensionabile graduale (sei mesi ogni anno) a partire dal 2013, fino ad arrivare a 68 anni nel 2018. Resta possibile andare in pensione anticipata, anche se l'eta' minima aumentera' fino ad arrivare a 62 anni, sempre dal 2018, e con un assegno ridotto. Chi invece vorra' rimanere al lavoro di piu', vedra' i contributi versati dopo il compimento dell'eta' per la pensione di vecchiaia aumentati del 20%. Invece il graduale aumento dell'aliquota contributiva, che partira' pero' solo dal 2015. Previsti poi misure a favore dei camici bianchi piu' 'giovani', visto che Gli iscritti con età inferiore ai 50 anni potranno contare, ''a partire dal primo gennaio 2013, su un tasso di rivalutazione dei contributi versati al 100% dell'inflazione, per tutti gli altri invece il tasso è pari al 75%''. La quota A, infine, quella che devono pagare tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all'ordine, indipendentemente dal fatto che poi esercitino come dipendenti del Ssn, passera' al metodo di calcolo contributivo, e sara' prevista una pensione anticipata a 65 anni solo se si accetta di passare al contributivo su tutta l'anzianita' maturata. per maggiori informazioni consultare il sito www.enpam.it