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COMUNICATO ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE

ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L 'AMBIENTE": ARSENICO NELLE ACQUE E NEGLI ALIMENTI: GRAVISSIMA L’ ASSENZA E L’ INADEGUATEZZA DI INTERVENTI RISOLUTIVI E DEFINITIVI A PROTEZIONE DELLA SALUTE DEI CITTADINI AD OLTRE 10 ANNI DALL’ ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO LEGISLATIVO 31/2001 L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment)nel corso degli ultimi anni ha chiesto costantemente interventi risolutivi per ridurre ed evitarealle popolazioni espostei gravi rischi determinati dall'assunzione cronica di acque ed alimenti contenenti arsenico. In numerosi incontri pubblici ed attraverso documenti inviati anche alle competenti istituzioni e' stato sempre invocato il pieno rispetto delle vigenti leggi italiane e delle disposizioni della Commissione europea in materia di potabilità e salubrità delle acqueed è stato ampiamente e ripetutamente illustrato come l'arsenicosostanza cancerogena certa di classe 1secondo la classificazione dell'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc)sia direttamente correlato alla eziopatogenesi di molte patologie oncologichein particolare al tumore del polmonedella vescicadel rene e della cute. Mentre segnalazioni sempre più numerose lo correlano anche ai tumori del fegato e del colon. L'assunzione cronica di arsenicosoprattutto attraverso acqua contaminatae' indicata da una cospicua e rilevante documentazione scientifica anche quale responsabile di patologie cardiovascolarineurologichediabete di tipo 2lesioni cutaneedisturbi respiratoridisturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. La nostra Associazione ha sempre indicato gli interventi necessari per tutelare la salute pubblica nelle aree interessate da questa problematica ambientale: impianti di dearsenificazione da realizzare alla fonte degli acquedotti comunalie nel frattempo utilizzo di forme alternative di approvvigionamento idricoanche mediante autobottiper tutta la popolazione e in particolare per le donne in gravidanzai neonatii bambinii malati e le industrie alimentari. Il 14 giugno 2011 e il 18 luglio 2011sempre la nostra Associazione ha rivolto nuovi e specifici appelli per evitare subito l'esposizione delle donne in gravidanza e dei bambini ad acque ed alimenti contenenti arsenico. Questi appelli sono stati motivati da quanto evidenziato da una vasta letteratura scientifica internazionale checon sempre maggiori riscontrimostra il legame tra l'esposizione cronica ad acque ed alimenti contenenti arsenicoin donne in gravidanza e bambinie molte patologie del neurosviluppo (Ndd) - autismodisturbo da deficit dell'attenzione (Add - attention deficit disorder)disturbo dell'attenzione da iperattivita' (Adhd - attention deficit hyperactivity disorder)disturbi dell'apprendimentodella memoriadella capacità di letturariduzione del quoziente intellettivopatologie dell'apparato respiratorioperdita fetaleaumento dei casi di morte infantile e neoplasie. A questi ripetuti appelli ha fatto seguito quello del 24 luglio 2011 nel quale si segnalava sempre il persistere del mancato rispetto del Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001che fissa in 10 microgrammi/litro il valore massimo dell'arsenico nelle acque destinate ad uso potabile e per le preparazioni alimentari ed uno successivo il 15 settembre 2011 che richiamava i contenuti dei precedenti. A tutt’oggi dobbiamo ancora e di nuovo constatare e denunciarecon grande preoccupazionefatta salva qualche rara eccezioneun gravissimo ritardo e una quasi generalizzata incapacità delle istituzioni preposte ad affrontare e risolvere questo problemainsieme ad un costante ed irresponsabile tentativo di minimizzazione o addirittura di negazione della sua drammaticità. L'"Associazione italiana medici per l'ambiente" torna pertanto a chiedere a tutte le istituzioni il pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge e l’attuazionecome già più volte indicatodi interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile e per l’avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini residenti nei Comuni della provincia di Viterbo interessati da questa problematica e in particolare nelle scuolenegli ambulatori medicinelle strutture militari e carcerarie. Infinele amministrazioni comunaliprovincialiregionali e le autorità e le società di gestione dei servizi idriciper garantire subito la sicura e completa salubrità delle acque di cui la dearsenificazione e' parte sostanzialein considerazione dei rischi sanitari sopra espostidevono agire immediatamente utilizzando le migliori tecnologie disponibiliper l'acquisto e messa in opera delle quali possono e devono utilizzare anche fondi propriavviando successivamente le procedure di recupero di quanto anticipato e speso a tutela della salute pubblica. * Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo Viterboprimo febbraio 2012 Per comunicazioni: isde.viterbo@gmail.comtel.3383810091


Data News

01-02-2012


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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