Non Sei Registrato ? Per maggiori Info contatta l'ammnistratore di sistema
L’ ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L ’AMBIENTE HA RICHIESTO LA RIMOZIONE DELLE CONDUTTURE IN CEMENTO-AMIANTO PRESENTI NELLA ZONA DI RESPOGLIO-SETTECANNELLE E NELLA ZONA DI GROTTE SANTO STEFANO DELL’ACQUEDOTTO DI VITERBO L’Associazione italiana medici per l'ambiente Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia), il 27 ottobre 2011 ha inviato una lettera alla Talete spa e al sindaco di Viterbo, con la quale ha chiesto la rimozione delle condutture in cemento-amianto presenti nella zona di Respoglio-Settecannelle e nella zona di Grotte S.Stefano di Viterbo e di quelle eventualmente presenti nelle reti acquedottistiche dei comuni della Provincia di Viterbo gestiti dalla Talete spa per il servizio idrico. * Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde(International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 28 ottobre 2011 * Di seguito il testo della lettera. Alla Talete spa al Sindaco di Viterbo e per opportuna conoscenza: al Prefetto di Viterbo alla Presidente della Regione Lazio al Presidente della Provincia di Viterbo al Direttore generale della Asl di Viterbo all’Arpa Lazio sezione di Viterbo al Servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl di Viterbo al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo al Dirigente del settore 6 Lavori pubblici - Ambiente del Comune di Viterbo al Direttore del Laboratorio di Igiene Industriale – Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo Oggetto: Richiesta rimozione delle condutture in cemento-amianto presenti nella zona di Respoglio-Settecannelle e nella zona di Grotte S.Stefano di Viterbo e di quelle eventualmente presenti nelle reti acquedottistiche dei comuni della Provincia di Viterbo gestiti dalla Talete spa per il servizio idrico. Egregi Signori, con la lettera n. protocollo 4363 del 21 settembre 2011 la Talete spa ha reso noto l’esistenza nella rete acquedottistica del comune di Viterbo di tratti di tubature in cemento-amianto. In questa lettera si indica : “ un tratto di circa di circa 200 metri del diametro di 125 mm nella zona di Respoglio-Settecannelle ed un tratto di circa 400 metri del diametro di 125 mm nella zona di Grotte S.Stefano.” L’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo con la lettera del 14/10/2011( protocollo n. 11/4960) ha chiesto alla Talete spa la pronta rimozione e sostituzione dei tratti di condutture indicati ed ha chiesto anche di conoscere se tale problematica è presente nelle reti acquedottistiche degli altri comuni il cui servizio idrico è gestito sempre dalla società Talete spa. La ragione di questa richiesta è determinata dal fatto che l’amianto è un elemento classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) ed anche l’esposizione cronica per via orale attraverso acque contaminate è posta in possibile correlazione con il carcinoma dello stomaco, del colon e della faringe (monografia n.100 parte C- Iarc). Le acque del territorio viterbese presentano criticità sanitarie importanti derivanti dalla presenza in esse di elevati valori di arsenico, sostanza tossica e cancerogena di classe 1, sempre secondo l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), e in molti Comuni si riscontrano nelle acque anche altre sostanze che possono avere effetti tossici e cancerogeni come il fluoro, il selenio e il vanadio e la microcistina prodotta dal cianobatterio Plankthotrix rubescens presente nel lago di Vico. Il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia, all’art.4 afferma: “Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite”. L’accesso e la disponibilità di acque, salubri, pulite e di qualità, sono le condizioni necessarie ed indispensabili per vivere in modo sano e per proteggere lo stato di salute di tutte le persone ed in particolare dei bambini che sono, dal punto di vista biologico, organismi in rapido accrescimento, con un sistema immunitario ancora in fase di maturazione, con un metabolismo molto accelerato e che consumano quantitativi di acqua,come di aria ed alimenti, molto più elevati rispetto ai soggetti adulti. Una corretta gestione del servizio idrico deve quindi avere come obiettivo assoluto l’erogazione della migliore qualità delle acque in termini di salubrità e pulizia il che consiste nell’agire secondo il principio di precauzione e nel realizzare tutti gli interventi necessari alla rimozione di ogni possibile sostanza tossica e cancerogena presente nelle acque, anche in considerazione dei molteplici meccanismi d’interazione ed amplificazione degli effetti negativi delle varie sostanze nocive sullo stato di salute delle persone e in particolare dei malati, delle donne in gravidanza e dei bambini. Garantire la totale potabilità e salubrità delle acque è un obbligo di legge ed è possibile attraverso il pieno rispetto delle normative che disciplinano questa materia, il contrasto ad ogni forma d’inquinamento e l’uso di moderne e sperimentate tecnologie di depurazione, dearsenificazione e potabilizzazione delle acque e, nel caso del comune di Viterbo, anche con la sostituzione di quei tratti di condutture realizzate in cemento-amianto che possono rappresentare un rischio aggiuntivo per la salute dei cittadini. Per quanto sopra esposto l’Isde di Viterbo torna a chiedere la pronta rimozione e sostituzione dei tratti di condutture in cemento-amianto presenti nell’acquedotto di Viterbo, l’acquisizione di tutte le notizie relative a questa stessa problematica negli altri comuni della Provincia di Viterbo e ripropone, anche con la collaborazione del Laboratorio di Igiene Industriale – Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo, l’avvio di uno studio per la ricerca di fibre di amianto nelle acque potabili del comune di Viterbo e di tutti i comuni della Provincia di Viterbo. In attesa di un cortese riscontro, si inviano distinti saluti, dottoressa Antonella Litta referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l'ambiente Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 27 ottobre 2011