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COMUNICATO ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE

Dall’Associazione italiana medici per l'ambiente un appello-denuncia: subito acqua dearsenificata per rispettare il diritto alla salute delle popolazioni L’Associazione italiana medici per l'ambiente- Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo in merito al problema arsenico nelle acque destinate a consumo umano ed erogate nei Comuni del Viterbese fa nuovamente presente quanto segue: l’arsenico è classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute (una consistente documentazione scientifica lo correla anche ai tumori del fegato e del colon); l’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari; neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche; il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, dal dicembre 2003, ha abbassato il limite previsto per l’arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 μg/l (microgrammi/litro), proprio in considerazione della sua cancerogenicità e dell’evidente rischio per la salute umana; in un decennio di deroghe non sono stati realizzati nella Provincia di Viterbo interventi efficaci e definitivi per la soluzione di questo grave problema sanitario pur essendo questo un preciso compito di enti ed istituzioni locali e regionali; ogni deroga, anche quella ultima del 22 marzo 2011 della Commissione europea, aveva e ha come presupposto e condizione vincolante per la sua validità e concessione, la più ampia informazione alle popolazioni, il divieto assoluto di uso di acqua con valori superiori a 10 microgrammi/litro di arsenico a tutte le donne in gravidanza(l’arsenico passa la barriera placentare ed emato-encefalica), ai bambini fino a tre anni e alle industrie alimentari. Premesso quanto sopra, e poiché il valore dell’arsenico nelle acque non è stabile ma soggetto a notevoli e spesso improvvise oscillazioni, anche in relazioni ad eventi meteorologici e dato che tutti i Comuni del Viterbese hanno usufruito del regime della deroga fin dal 2003, è del tutto logico ed evidente che non si possono utilizzare in modo falsamente rassicurante risultati di sporadici esami sulle acque che mostrano valori di arsenico tra 10 e 20 microgrammi/litro ( limite massimo consentito, solo in via transitoria dalla Commissione europea, con le prescrizioni di cui sopra e valido fino al 31 dicembre 2012). L’Associazione italiana medici per l’ambiente, nel denunciare il grave, annoso e colpevole ritardo di interventi volti alla soluzione definitiva di questo problema e il costante tentativo di nasconderne e minimizzarne i reali rischi sanitari, chiede che se ne accertino le responsabilità, e che si attuino immediatamente tutti i provvedimenti necessari a dearsenificare l'acqua destinata a consumo umano e che nel frattempo si provveda urgentemente a forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione della Provincia di Viterbo e in particolare per i neonati, i bambini, i malati e le donne in gravidanza, e le industrie alimentari . E’ necessario inoltre, come stabilito per legge, che siano effettuati controlli e verifiche, costanti e puntuali circa la qualità dell’acqua consumata attualmente dalle donne in gravidanza, dai bambini e utilizzata da tutte le industrie alimentari e gli esercizi pubblici. L’Associazione italiana medici per l’ambiente rivolge inoltre un forte appello a tutti gli enti e le istituzioni per una sempre più stretta vigilanza circa l’attuazione di quanto stabilito dalle vigenti normative italiane ed europee in materia di tutela della salute pubblica. * Comunicato stampa a cura dell’Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)-Isde di Viterbo Viterbo, 22 aprile 2011 per eventuali comunicazioni: isde.viterbo@gmail.com, trl.3383810091


Data News

26-04-2011


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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