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Comunicato stampa dell’Ordine dei medici di Viterbo L’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo comunica che, per la rilevanza sanitaria del problema arsenico, sostanza tossica e cancerogena, presente nelle acque destinate a consumo umano nella nostra Provincia, chiederà ai propri iscritti di collaborare allo studio denominato” Studio per valutare l'esposizione alimentare all'arsenico in popolazioni residenti nelle aree del Lazio caratterizzate dalla presenza di arsenico di origine geologica nelle acque destinate al consumo umano” proposto dal Reparto Tossicologia Alimentare e Veterinaria -Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare – dell’Istituto Superiore di Sanità. La rilevanza di questo studio è determinata dal fatto che l’arsenico è classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche ai tumori del fegato e del colon. Inoltre l’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. Il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, dal dicembre 2003, ha abbassato il limite previsto per l’arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 μg/l (microgrammi/litro), proprio in considerazione della sua cancerogenicità e dell’evidente rischio per la salute umana e questo è attualmente il limite stabilito dalla legge. L’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo chiede quindi che si provveda urgentemente a forme alternative di approvvigionamento di acqua potabile per la popolazione, in particolare per i neonati, i bambini, i malati e le donne in gravidanza, e le industrie alimentari e che si adottino immediatamente tutti i provvedimenti necessari a dearsenificare l'acqua destinata a consumo umano. * Comunicato stampa dell’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo Viterbo, 24 febbraio 2011