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(Adnkronos Salute) - Nel merito Giuseppe Augello e Guido Marinoni che hanno rappresentato la federazione degli ordine dei medici nella Commissione tecnica per la ricetta online precisano stizziti nel corso della conferenza stampa, che si e' svolta a Santa Margherita di Pula, che ''nelle riunioni non abbiamo mai parlato di soldi ma abbiamo sempre e solamente cercato di rappresentare la professione come da nostra delega e di salvaguardare i cittadini''. I camici bianchi nel documento approvato dai sindacati e dalla Fnomceo sottolineano: ''Non possiamo non cogliere in quelle parole un'irresponsabile mancanza di fiducia e di rispetto verso l'intera categoria professionale che, anche in questa materia, si e' invece resa disponibile ad un processo di innovazione serio ed efficace di trasmissione online di certificazione di malattia con l'obiettivo di rendere un servizio di qualita' serio ed efficace ai cittadini e ai datori di lavoro''. Quindi ''pur essendo avvezzi all'esuberanza verbale e alla carica demagogica del ministro Brunetta, quelle inequivocabili parole hanno spezzato un rapporto di fiducia e di reciproca affidabilita' che ci impediscono di proseguire una costruttiva collaborazione con il ministero della Pubblica amministrazione e Innovazione''. Per questo ''da oggi risponderemo su questa materia solo al ministro della Salute Fazio, che in piu' di un'occasione ha dato anche convincente dimostrazione di come si possa e si debba migliorare la nostra sanita' lavorando insieme, nel rispetto dei ruoli e della dignita' professionale e civile dei soggetti coinvolti''. Per quanto riguarda invece la scadenza del 31 gennaio, data in cui saranno ripristinate le sanzioni per i medici inadempienti per la certificazione online (come previsto dalla Commissione del collaudo del sistema), l'obiettivo sarebbe arrivare, ha spiegato Marinoni, a un funzionamento "senza blocchi di sistema, ma questo non ci sembra agevole''. I medici hanno ribadito inoltre l'interesse all'informatizzazione del sistema, che pero' ''è complesso ha bisogno di tempo per trovare assestamento. E le minacce non aiutano'', ha concluso Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg.