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Santa Margherita di Pula (Ca), 7 ott. (Adnkronos Salute) - I medici non hanno mai ostacolato il processo di informatizzazione né chiesto un euro per questo. Lo ha ribadito il segretario nazionale della Federazione di medici di famiglia nella sua relazione al congresso in corso a Santa Margarita di Pula (Ca), nella quale ha dato ampio spazio alla questione dei certificati malattia online e ai contrasti con il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta. Divergenze, queste ultime che hanno portato alla rottura della collaborazione con il ministero per la messa a punto del nuovo sistema di certificazione malattia. Una questione, quella della certificazione telematica, "posta male, con minacce ai medici di sanzioni, nonostante l'impegno della categoria per far decollare il sistema". Con il risultato che "solo per i camici bianchi sono previste punizioni". E oggi, gran parte del malessere dei medici di famiglia, nasce proprio da questo "modo disordinato e umiliante con il quale è stata proposta l'informatizzazione". Eppure i medici continuano a essere responsabili, dice Millillo. "Potremmo bloccare tutto ma non lo faremo - ha aggiunto Milillo - il sindacato non ha paura dalle sanzioni ed è pronto a difendere ogni medico sanzionato''.