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Cara Collega, caro Collega in seguito alle problematiche emerse riguardo alla certificazione di malattia on line, la competente Commissione ha ritenuto in data 15/09/10 di confermare l'obbligo di trasmissione della stessa ma di non rendere esecutive le sanzioni previste in caso di non osservanza del suddetto adempimento fino a tutto il 31/01/11. E' in corso di elaborazione la relativa circolare ministeriale, essendo quanto sopra al momento in cui ti scriviamo soltanto la conclusione riportata nel verbale della seduta. Restando quindi teoricamente obbligatoria la trasmissione on line dei certificati, non saranno emesse di fatto sanzioni nei confronti dei Colleghi che proseguiranno a redigere i documenti cartacei, configurandosi la situazione attuale come una sorta di "monitoraggio" delle eventuali criticità emergenti nella prassi corrente della nostra professione in seguito alla variazione telematica introdotta. Le notizie apparse su alcuni organi di stampa e lanciate da alcuni esponenti sindacali dei medici ospedalieri, in base alle quali sarebbe stato sancito un esonero da parte di questi ultimi dall'obbligo di trasmissione del certificato, sono destituite di ogni fondamento e corrispondono piuttosto ai desideri di tale categoria, leciti quanto si vuole ma privi allo stato attuale di alcun valore. L'obbligo permane per tutti i medici, la Commissione collaudo rilevando criticita' nel territorio e nell'ospedale infatti afferma: " La Commissione ha rilevato come a tutt'oggi esistano ancora delle difficoltà di tipo organizzativo, sia in alcune aree territoriali specifiche sia in ambito ospedaliero. Al fine di individuare tali situazioni, la Commissione monitorerà nei prossimi mesi il funzionamento del sistema. Fermo restando l'obbligo di trasmissione online di tutti i certificati di malattia dei dipendenti sia pubblici che privati, si è convenuto di chiedere al Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione di fornire chiarimenti, attraverso un'apposita circolare, in merito al fatto che fino alla piena andata a regime del sistema (e in ogni caso non oltre il 31 gennaio 2011) la non osservanza di quanto previsto dalla normativa non costituisce illecito disciplinare." La Fimmg Lazio resta in ogni caso vigile non essendo la dilazione di fatto ottenuta una risoluzione del problema in oggetto quanto un semplice differimento, e desidera perciò sensibilizzarTi ad utilizzare questa fase di "monitoraggio" per segnalare tempestivamente tutte le disfunzioni che dovessi rilevare, anche ai fini di ulteriori azioni di tutela da avviare nel prossimo futuro in tutte le sedi che si renderà necessario adire. A tal proposito Ti chiederemmo di voler cortesemente annotare le criticità di ordine tecnico che dovessi riscontrare nell'utilizzo delle modalità telematiche qualora Te ne avvalessi in tutto o in parte (collegamenti, tempi di esecuzione, call center e quant'altro), e soprattutto di verificare se documenti di dimissione ospedalieri e verbali di Pronto Soccorso, siano redatti con l'emissione di una prognosi, nonchè di controllare se contestualmente alla suddetta documentazione sia stata rilasciata ai pazienti la certificazione di malattia, inviata telematicamente o meno. Ti ricordiamo infatti che l'attuale fase di transizione consente a noi come agli altri professionisti del SSN di non essere sottoposti a sanzioni in caso di mancato invio telematico, ma non di astenerci dalla certificazione di malattia "in toto", da noi sempre puntualmente effettuata ma non altrettanto da parte di altri Colleghi. Essendo molto importante per il prosieguo della vicenda - ribadiamo niente affatto conclusa - non limitarci a semplici enunciazioni verbali ma dotarci di prove concrete di ciò che andremo a segnalare, Ti invitiamo a voler cortesemente inviare osservazioni e documentazione ad uno dei seguenti recapiti: · Fax 06 5920078 · Numero Verde 800 697576 · Mail roma@fimmg.org