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Oggetto: richiesta dei risultati delle ricerche, nelle specie ittiche del lago di Vico destinate a consumo alimentare, della microcistina prodotta dal cianobatterio Plankthotrix rubescens, di metalli pesanti ed altri inquinanti. Al Servizio veterinario della Asl di Viterbo e per opportuna conoscenza: al Ministro della salute al Ministro dell’ambiente al Prefetto di Viterbo al Presidente della Provincia di Viterbo alla Presidente della Giunta Regionale del Lazio al Sindaco di Caprarola al Sindaco di Ronciglione all’Assessore all’ambiente della Provincia di Viterbo all’Assessore all’ambiente della Regione Lazio all’Assessore alla sanità della Regione Lazio al Direttore generale della Asl di Viterbo al Direttore sanitario della Asl di Viterbo al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanità pubblica-sezione 4 Vetralla – Asl di Viterbo all’Arpa-Lazio sezione di Viterbo Oggetto: richiesta dei risultati delle ricerche, nelle specie ittiche del lago di Vico destinate a consumo alimentare, della microcistina prodotta dal cianobatterio Plankthotrix rubescens, di metalli pesanti ed altri inquinanti. Egregi signori, la grave situazione ambientale del lago di Vico è motivo di una crescente preoccupazione sanitaria. Le acque di questo lago infatti alimentano quasi totalmente gli acquedotti dei comuni di Caprarola e Ronciglione e recenti dati hanno evidenziato in esse la presenza di valori elevati di Arsenico e di altre sostanze tossiche e cancerogene, di norma estranee all’ambiente lacustre, quali: Mercurio e Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), e nei suoi sedimenti alte concentrazioni di Arsenico,Cadmio e Nichel. Un recente documento del Centro Tecnico Logistico Interforze Nbc di Civitavecchia ha comunicato la contaminazione del sito militare Nbc di Ronciglione, posto in prossimità delle sponde del lago, relativamente a concentrazioni di Arsenico, Zinco e Tetracloroetene. Questi nuovi e allarmanti dati si aggiungono alle già gravi e ben documentate problematiche ambientali del lago: eutrofizzazione sempre più marcata delle sue acque a cui si accompagnano periodiche fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto comunemente alga rossa, che produce una microcistina cancerogena e nociva per le persone, la fauna e la flora lacustre. Questa microcistina non è termolabile e pertanto i pesci del lago, anche dopo cottura, possono divenire un ulteriore mezzo di esposizione per le persone che ne fanno uso alimentare. Le specie ittiche che vivono nel lago di Vico, stante l’evidente degrado ed inquinamento del suo ecosistema, possono presentare concentrazioni dannose per la salute umana oltre che della microcistina prodotta dall’alga rossa anche di altri inquinanti e metalli pesanti riscontrati di recente nelle sue acque e nei suoi sedimenti. L’Isde di Viterbo, nel sollecitare ancora una volta tutti gli enti preposti, perché siano avviati con urgenza interventi di tutela e bonifica del lago di Vico, anche a garanzia della salubrità e potabilità delle acque destinate a consumo umano, chiede, per studio e documentazione scientifica, di prendere visione dell’intera relazione relativa agli esami finora eseguiti per la ricerca della microcistina su campioni di specie ittiche di più largo consumo alimentare (coregone, lattarino, luccio e persico). L’Isde chiede inoltre di conoscere se il Servizio veterinario della Asl di Viterbo ha avviato studi, analisi e monitoraggi volti a verificare se i metalli pesanti e gli altri inquinanti, riscontrati recentemente nel lago di Vico, possano avere contaminato la catena trofica e quindi i pesci (biomarcatori precoci per fenomeni d’inquinamento idrico) generando così un processo di biomagnificazione della tossicità delle sostanze inquinanti e quindi un ulteriore rischio per la salute delle persone che consumano pesce proveniente da questo lago. In attesa di un cortese riscontro, si inviano distinti saluti, dottoressa Antonella Litta referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 22 giugno 2010