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**** COMITATO NAZIONALE DEL 27 MARZO ****

Il Consiglio Nazionale della Fimmg riunito a Roma in data 27 marzo 2010 presso l’Hotel NH Jolly Midas, udita la relazione del Segretario nazionale ed informato sui risultati della negoziazione con SISAC, RATIFICA la firma, avvenuta in data 10 Marzo 2010, della IPOTESI DI ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE PER LA DISCIPLINA DEI RAPPORTI CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE AI SENSI DELL’ART. 8 DEL D.LGS. N. 502 DEL 1992 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI (Biennio economico 2008-2009) -------------------------------------------------------------------------------- Approvata a larga maggioranza come segue: 123 presenti 100 favorevoli 21 contrari 2 astenuti ------------------------------------------------------------------------------------------- Il Consiglio Nazionale della Fimmg, riunito a Roma in data 27 marzo 2010 presso l’NH Hotel Jolly Midas, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Giacomo Milillo, sul tema dell’invio telematico del certificato di malattia e sul complessivo quadro normativo di riferimento in materia, con particolare riguardo all’art 55 quinquies e septies del D.lgs 30/03/2001 n.165, introdotti dall’art. 69 del D.lgs 27/10/2009 n. 150, approva la forma e la sostanza dell’interlocuzione fin qui intercorsa, congiuntamente alla FnomCeO, con la parte ministeriale e con l’Inps. Il Consiglio Nazionale della Fimmg riconosce che il comunicato congiunto del 26 marzo 2010 tra FnomCeO e Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, è un primo passo nella direzione di un doveroso riconoscimento delle difficoltà che la predetta normativa introduce nella assistenza, nella tutela dei lavoratori ed in quella dei professionisti e costituisce un corretto approccio per arrivare a porvi rimedio. Il Consiglio Nazionale della Fimmg tuttavia ribadisce con forza che: 1.la certificazione medica contenente “dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati”, che può comportare il licenziamento e la radiazione dall’Albo del medico, oltre a configurare una conseguenza sproporzionata, irrituale, inutilmente vessatoria, concretizza il rischio di una applicazione discrezionale della norma che, data l’entità del danno procurabile al professionista, diventa ulteriormente ingiusta ed inutilmente minacciosa. Ma soprattutto legittimerà da parte della categoria atteggiamenti difensivi che si riverbereranno in un nocumento certo per la popolazione assistita. La dizione di cui sopra deve pertanto, nell’interesse generale, essere modificata od interpretata in maniera certa, riportando la responsabilità del medico alla comune pratica clinica; 2.la Fimmg nazionale in collaborazione con la FnomCeO ed in sintonia con le associazioni rappresentative di tutti i medici del SSN coinvolti nei provvedimenti di cui si tratta, svolgerà un ruolo di sorveglianza attiva nei riguardi delle procedure applicative necessarie a rendere praticabile l’invio per via telematica del certificato Inps, il cui obbligo risale ad una serie di normative e di leggi intervenute a cascata a partire dal dicembre 2004 (legge 30 dicembre 2004 n. 311). Tra le condizioni indispensabili a svolgere l’attività sopra riportata emergono: il rispetto dei meccanismi di garanzia previsti nel Acn 29 luglio 2009 agli articoli 59ter e 13bis, la condivisione delle verifiche, delle analisi, dei provvedimenti previsti nella fase di collaudo, la quantizzazione dei tempi professionali dei processi e la minimizzazione della loro interferenza nella buona pratica clinica, la individuazione certa dei casi da derogare sia per motivi territoriali che professionali; 3.in questo contesto l’attribuzione di compiti non professionali (trasmissione per via telematica del certificato) aumenta il carico della burocrazia inutile che già ostacola il raggiungimento di obiettivi assistenziali professionalmente più avanzati, da parte della Medicina Generale. Ne deriva l’ineluttabile riorganizzazione funzionale e strutturale della stessa come proposto nel progetto di Ri-fondazione; 4.l’obbligo certificatorio attribuito a tutti i medici del SSN, si sostanzia nella funzione che essi assumono, anche momentaneamente, di medici curanti del cittadino che a loro si rivolga. Il mancato rispetto di questo assunto deve essere causa esimente per il medico di scelta dalla trasmissione telematica della certificazione Inps. Il Consiglio Nazionale della Fimmg, in assenza di risposte certe sulle modifiche richieste a garanzia del processo assistenziale e della dignità dei professionisti coinvolti, affida al Segretario Generale Nazionale ed all’Esecutivo Nazionale il mandato di predisporre tutte le iniziative legali e sindacali, compreso lo stato di agitazione della categoria, utili ad ottenere quanto sopra condiviso. 27/03/10


Data News

27-03-2010


Pubblicato Da

BERNARDINO BERNARDINI

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